Scoperta coppia di truffatori: in casa un tesoro tra i giocattoli

Nell’abitazione di due trentenni di Montesilvano trovati 62mila euro, gioielli in oro e orologi di lusso Ora sono indagati. Raggiravano i cittadini: attraverso finti rimborsi Inps, ripulivano i conti correnti
PESCARA. Lui e lei, marito e moglie trentenni, senza lavoro e con il reddito di cittadinanza, due bambini da crescere. Ma questa coppia di poveri, fino a ieri, aveva un segreto: un tesoro di soldi, orologi di lusso e gioielli nascosto dentro i giocattoli dei figli. Pacchi di banconote infilati dentro la macchinuccia telecomandata e nel cavallino a dondolo. I poliziotti della squadra mobile hanno scoperto e contato tutti quei soldi: un totale di 62mila euro, in tagli da 500 euro, 200, 100, 50, 20 e anche 10 e 5. È il frutto di una serie di truffe – «numerose truffe», recita un verbale della questura – messe a segno con il meccanismo del falso rimborso. Soltanto a un pescarese, la coppia, entrambi con precedenti penali, è riuscita a spillare 7mila euro. Ma il raggiro, questa l’ipotesi della polizia, è stato «messo in atto ripetutamente» e l’elenco dei truffati potrebbe essere lungo e comprendere anche residenti fuori Pescara e fuori regione. La coppia – sia marito che moglie sono accusati di truffa – potrebbe aver agito «insieme ad altri complici con ruoli secondari».
LE DENUNCE L’indagine della squadra mobile, guidata dal dirigente Gianluca Di Frischia, ha preso il via da diverse querele per truffa presentate da cittadini residenti a Pescara e in provincia: i cittadini hanno raccontato di essere stati contattati telefonicamente da (falsi) operatori dell’Inps e delle Poste per ottenere dei rimborsi. Ma la procedura che gli indagati li hanno convinti a fare a uno sportello bancomat anziché accreditare soldi, li ha fatti sparire. Risalendo i codici di una carta Postepay, i poliziotti sono riusciti ad arrivare ai prestanome e poi alla casa dei trentenni, a Montesilvano. Quando hanno visto i poliziotti davanti alla porta, marito e moglie hanno tentato di ostentare tranquillità: pensavano di aver trovato il nascondiglio perfetto per quei soldi. E invece, durante la perquisizione, i poliziotti hanno smontato i giocattoli dei figli e sono spuntati i contanti: sotto i sedili della macchinuccia c’era una montagna di soldi. Denaro che marito e moglie disoccupati non hanno saputo giustificare e che è finito sotto sequestro.
GLI OROLOGI Dai calzini con un orsetto natalizio sono spuntati anche gioielli e orologi di lusso: bracciali in oro, collane, anelli, orecchini e spille. E poi orologi nei fantasmini: un Rolex Submariner dal valore di circa 10mila euro, un Eberhard Chrono Geant da oltre 5mila euro e un altro Eberhard, modello Champion Time Only da duemila euro. Sui gioielli e sugli orologi l’indagine della Mobile resta aperta: il sospetto è che tutto sia provento di furti nelle case con l’obiettivo, poi, di piazzarli sul mercato parallelo.
LE TRUFFE IN SERIE Secondo le querele e secondo gli accertamenti della polizia, le truffe partivano da una telefonata: ai cittadini veniva raccontato di avere diritto a un rimborso o a una somma e che, per averla, avrebbero dovuto portare a termine una procedura allo sportello bancomat. Un’operazione al contrario: l’accredito, di importi variabili ma sempre nell’ordine di migliaia di euro, avveniva su carte Postepay nella disponibilità dei truffatori ma «non a loro formalmente riconducibili». In questo modo, negli ultimi tempi, le «numerose truffe» hanno fruttato ai due trentenni «svariate decine di migliaia di euro».
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