Sfiduciati quattro presidenti di commissione

Provincia, blitz dell’opposizione nell’ultimo giorno dell’anno: «Testa non ha più la maggioranza»

PESCARA. I consiglieri di opposizione in Provincia stavolta ce l’hanno fatta. Dopo l’insuccesso registrato nell’ultimo consiglio provinciale, durante la votazione della mozione di sfiducia al presidente dell’assemblea Giorgio De Luca, bocciata a causa delle numerose assenze in aula, sono riusciti a sfiduciare ben quattro presidenti di commissione. Il blitz è avvenuto nell’ultimo giorno dell’anno e, a loro dire, è la dimostrazione lampante che l’amministrazione Testa non ha più la maggioranza per governare.

L’argomento sfiducia era stato messo come primo punto all’ordine del giorno della terza commissione Politiche del lavoro, della quarta Grandi infrastrutture, della quinta Lavori pubblici e della dodicesima Regolamenti della Provincia. La superiorità numerica dei consiglieri di opposizione ha permesso di approvare le sfiducie ai rispettivi presidenti e cioè a Sergio Fioriti, Graziano Zazzetta, Camillo Savini (Pdl) e Giorgio De Luca (Rialzati Abruzzo). «Adesso», spiega una nota firmata dal cosiddetto Gruppo dei 13, «la nuova maggioranza alla Provincia, nelle prossime settimane, eleggerà i nuovi presidenti, tutti appartenenti al centrosinistra allargato e, di seguito, renderà note le procedure politiche e amministrative che intende assumere».

«Questa è la dimostrazione», ci hanno tenuto a precisare i consiglieri di opposizione Di Marco (Pd), Teodoro (Fli), Allegrino e Ruggero (indipendenti), Sborgia (Idv), Filippone (Centro democratico), «che sia il presidente del consiglio De Luca che il presidente della giunta Testa non hanno più i numeri per continuare a governare l’ente. Chiediamo loro, quindi, un atto di dignità politica: le immediate dimissioni. In questi cinque anni l’amministrazione Testa a causa del suo malgoverno è riuscita solo a perdere pezzi della sua maggioranza e a dimostrare di non essere in grado di gestire il territorio».

Pronta la replica di Testa. «Ancora una volta», ha commentato il presidente, «la Provincia offre ai cittadini il peggio della politica. In una fase drammatica, in cui l’emergenza e le difficoltà sono all’ordine del giorno, il centrosinistra si preoccupa, l’ultimo giorno dell’anno, di assaltare la presidenza delle commissioni, come se ai pescaresi interessasse qualcosa». «Non credo che il cruccio dei cittadini, che noi, ricordo, rappresentiamo in Provincia», ha proseguito Testa, «sia quello dei presidenti delle commissioni provinciali. È avvilente e sconfortante pensare che la politica del centrosinistra sia ridotta a questo e mi auguro che nel 2014 ci sia un sussulto di amore per il territorio e di interesse per le problematiche che, purtroppo, lo riguardano».

«Proprio di queste problematiche si dovrebbero occupare le commissioni specie in un giorno di festa», ha concluso Testa, «non devo essere io a spiegare come mandare a casa un presidente, con quali strumenti e soprattutto con quali numeri. Infine, sulla richiesta delle mie dimissioni: a tempo debito lascerò quella stanza e quell’incarico». (a.ben.)

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