Sgarbi: «Lo denuncerò per devastazione» 

Il critico d'arte ieri all’Aquila dalla soprintendente Arbace, nuove accuse a Luciani

L’AQUILA. «Palazzo Sirena è una fattispecie criminale. Qui siamo davanti non un sindaco ma un vandalo. Ho dato mandato al mio avvocato di denunciarlo per devastazione». Non ha certo usato giri di parole il critico d'arte Vittorio Sgarbi, nel corso della sua visita al Munda (museo nazionale d'Abruzzo) dell'Aquila, ieri pomeriggio, tornando sulla vicenda della demolizione di palazzo Sirena a Francavilla al Mare.
«Ci sono tre circostanze che indicano che quella persona (riferendosi al sindaco di Francavilla, Antonio Luciani, ndc) è inadeguata. Quella architettura ha 70 anni, che sono una indicazione di vincolo automatico, senza bisogno che la Soprintendenza ne imponga di ulteriori. L'ultima legge approvata dice questo. L'edificio è vincolato per se stesso, non ha quindi bisogno di ulteriori vincoli. Il secondo aspetto è che in una regione piena di luoghi che sono stati abbattuti dalla natura e dal terremoto, dove ci si dovrebbe impegnare a ricostruire, lui demolisce creando l'effetto terremoto, catastrofico e triste, spendendo inoltre più di 300mila euro».
«Terzo aspetto», ha proseguito Sgarbi, «abbiamo problemi in tutta Italia, vedi Casamicciola, a Ischia, con gli edifici abusivi, mentre questo che viene demolito non lo è affatto. Quello demolito è l'ultimo esempio, la fine dell'architettura fascista. Del fascismo si può dire tutto il male possibile, ma non in architettura. È un palazzo che ha un significato esistenziale di ricostruzione, tra l'altro molto simile a quello realizzato all'Eur. Lui è quindi il braccio armato o l'esecutore materiale della visione delirante della Boldrini».
«In tanti mi hanno scritto. La città non sente la necessità di vedere distrutto questo oggetto che, probabilmente, non è stato usato come avrebbe meritato».
«Lui si è portato una claque, quelli che mi insultavano», ha proseguito il critico d’arte alludendo alla sua visita di giovedì in piazza Sirena, a Francavilla, «Io conosco bene questa tipologia di persone».
E ancora: «Da questo momento in avanti, il sindaco di Francavilla entra nel mirino dei miei "titoli polemici", l'ho fatto col sindaco di La Spezia che infatti è caduto. Lo farò con lui e mi auguro che cada in fretta, sempre che non sia costretto dall'inchiesta della magistratura».
Raniero Pizzi
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