Sicurezza nei Comuni: arrivano 100 telecamere

4 Novembre 2022

CUGNOLI. Oltre cento telecamere potenzieranno, entro un anno, la videosorveglianza di 9 Comuni dell'Area omogenea 5 coordinata da Lanfranco Chiola, vice sindaco di Cugnoli, capofila del progetto che...

CUGNOLI. Oltre cento telecamere potenzieranno, entro un anno, la videosorveglianza di 9 Comuni dell'Area omogenea 5 coordinata da Lanfranco Chiola, vice sindaco di Cugnoli, capofila del progetto che coinvolge Brittoli, Bussi sul Tirino, Civitella Casanova, Torre de’ Passeri, Montebello di Bertona, Popoli, Capestrano, Ofena. Gli occhi elettronici, che saranno posizionati nei punti strategici, crocevia, ingressi, uscite, scuole, municipi, saranno attivi presumibilmente entro la seconda metà del 2023 e saranno direttamente collegati con questura e forze dell'ordine territoriali.
Dopo l'incontro dei giorni scorsi a Pescara con il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, i sindaci e gli amministratori dei territori interessati si sono riuniti a Cugnoli, mercoledì sera, per fare il punto sulla situazione e convergere sulle bozze progettuali, in via di definizione, che andranno a stilare la mappa dei sistemi di videosorveglianza con l'obiettivo di accrescere la sicurezza nei Comuni dell'Area. Al tavolo di coordinamento dei Comuni del cratere, convocato da Chiola, erano presenti (anche in remoto) Salvatore Lagatta, sindaco di Bussi; Mario Lattanzio, assessore comunale di Popoli; Gino Di Bernardo, sindaco di Brittoli; Marco D'Andrea, Gianfranco Macrini, Antonio Silveri, rispettivamente primi cittadini di Civitella, Montebello e Ofena; Silvio De Dominicis, consigliere comunale di Torre de’ Passeri.
Al coordinamento sono stati invitati anche il sindaco di Capestrano, Antonio D'Alfonso, e Raffaello Fico, titolare dell'Usrc, Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico. «Insieme agli altri amministratori abbiamo concordato di proseguire nel solco delle linee guida sulla sicurezza indicate dal prefetto Di Vincenzo», spiega Chiola, a capo del coordinamento dell'Area con Cugnoli capofila, «entro una settimana ogni Comune completerà le bozze progettuali che andranno a formare la mappa della sorveglianza territoriale».
La documentazione sarà poi inoltrata in prefettura per opportuna visione e all'Ufficio speciale della ricostruzione. Prosegue, Chiola: «Contiamo di installare, espletate tutte le formalità burocratiche, altri 100 impianti, da affiancare a quelli che ogni Comune gestisce attualmente, che potrebbero entrare in funzione entro la seconda metà del 2023. Nel futuro non escludiamo di implementare la sorveglianza con ulteriori 50 impianti, da disseminare nei punti nevralgici di ciascun paese, incroci, ingressi, uscite, strutture strategiche, scuole».Ogni Comune riceverà fondi europei o finanziamenti a disposizione dell' Usrc per potenziare la sorveglianza dei comprensori. «La realizzazione di un sistema di videosorveglianza unico e avanzato è un’occasione per fare un passo avanti in tema di sicurezza», ha sottolineato il prefetto Di Vincenzo incontrando, nei giorni scorsi, gli amministratori dei Comuni che stanno stilando i progetti che dovranno passare al vaglio di questura, Comitato per l'ordine e la sicurezza e organismi della ricostruzione.