Operazione dei carabinieri nella Val Pescara

PESCARA

Smantellata rete dello spaccio, sette arresti e dieci indagati

Notificate questa mattina dai carabinieri le ordinaze di custodia alla fine di una indagine nella Val Pescara che coinvolge i Comuni di Scafa, San Valentino, Lettomanoppello e Pescara

PESCARA. Smantellata rete dello spaccio nella Valpescara, con dieci indagati, dei quali sette colpiti da misure restrittive della libertà. Alle prime ore del mattino, i carabinieri della compagnia di Popoli coadiuvati nella fase esecutiva da quelli della compagnia di Pescara, di Penne e del nucleo cinofili di Chieti, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare e decreti di perquisizione nei confronti di dieci giovani indagati residenti nei Comuni di Scafa, San Valentino, Lettomanoppello e Pescara in quanto a vario titolo responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione.

 D.S. 40 anni, M.A. di 3192, C.L., 36, sono stati accompagnati in carcere. D. W., di 36 anni, è ai domiciliari. Mentre S.I., 25; D.M., 30, e P.L., 33, sono sottoposti a obbligo di dimora con permanenza in casa durante le ore notturne. Agli altri indagati, S.M., 21 anni; D. G., 42, e R.M. di 35, è stato notificato avviso di conclusione della indagine.

L’attività investigativa, coordinata dal sostituto procuratore di Pescara, Andrea Papalia, è stata condotta dal nucleo operativo della compagnia carabinieri di Popoli a partire dall’ottobre 2019 allorquando furono fermati e controllati alcuni soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti tra i Comuni di Scafa e San Valentino in Abruzzo Citeriore. Le successive indagini, realizzate con metodi tradizionali e intercettazioni telefoniche ambientali, anche tramite l’utilizzo di telecamere, hanno consentito di ricostruire oltre 300 cessioni di droga.

Nel corso della operazione, sono state recuperate diverse dosi di cocaina, hascisc e marijuana. Sostanze che venivano consegnate in strada o a domicilio dei consumatori. Ricostruite anche le interazioni tra i componenti della rete di spaccio, i quali, occasionalmente, si supportavano l’un l’altro nella vendita e approvvigionamento degli stupefacenti. Dal monitoraggio di tali dinamiche, sono emersi pestaggi e intimazioni finalizzate alla riscossione di debiti di droga, anche mediante spedizioni punitive realizzate da soggetti appositamente reclutati. Per eludere le intercettazioni, gli indagati utilizzavano parole in codice e spesso cambiavano cellulare, usavano inoltre veicoli a noleggio cambiandoli ogni quindici giorni.

Al termine delle perquisizioni, due indagati _ R.D., di 35 anni e S.L. di 25 _ sono statti arrestati in flagranza di reato: nella camera da letto di R.D., sono stati trovati circa 10 grammi di cocaina divisa in dosi, oltre a un bilancino di precisione; nell’abitazione di S.L. è stata scoperta una piccola serra in legno con tre piante di marijuana. Entrambi gli indagati sono ai domiciliari.

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