«Solo il risultato è da bocciare»

Di Francesco non ha nulla da rimproverare alla squadra

MODENA.La notte del Braglia è gelida. Sembra di essere in un freezer con una temperatura vicina allo zero. E il Pescara non è riuscito a riscaldarla ai circa 50 tifosi al seguito sparpagliati sulle tribune dello stadio. Un'altra sconfitta per i biancazzurri, la quarta di fila in trasferta. «Boccio soltanto il risultato, non mi sento di rimproverare qualcosa in particolare alla squadra». Questo il succo del Di Francesco-pensiero espresso nella sala stampa del Braglia.

«E' un 2-0 difficile da digerire. Il Pescara ha giocato un buon calcio, specialmente all'inizio della partita. Poi, è arrivato il gol sugli sviluppi di un calcio piazzato. E, detto francamente, potevamo fare un po' più di attenzione», prosegue il tecnico del Pescara. «Purtroppo, fuori casa facciamo pochi gol. Non siamo nemeno fortunati, perché se facciamo gol con Sansovini dopo pochi minuti la partita cambia a nostro favore. Gli episodi ci hanno condannato nuovamente. Dal mio punto di vista, credo che la squadra abbia giocato un buon calcio. La mole di gioco è stata importante, ma, come spesso ci accade lontano da casa, siamo poco concreti».

Un attimo di pausa e poi Di Francesco aggiunge: «Non ho visto assolutamente una squadra stanca, anzi i miei ragazzi hanno lotttato sempre, fino alla fine. Il tecnico, infine, si sofferma sul gol annullato a Riccardo Maniero al 36' della ripresa. «La decisione è stata dubbia. Sono curioso di rivedere le immagini perché non sono convinto che abbia fatto fallo sul difensore. Voglio evitare di parlare della direzione di gara, ma devo dire che i nostri comportamenti educati, forse, non sono serviti...».

Un esame di maturità fallito? «Io avevo detto che questa gara doveva essere, classifica alla mano, un punto di partenza, non di arrivo. E così deve essere in futuro, già dalla partita di sabato».

Dall'altra parte della barricata ecco Angelo Gregucci, allenatore del Sassuolo: «Abbiamo vinto una gara complicata contro una squadra solida che gioca un buon calcio. E per questo sono molto contento».

Scuro in volto Filippo Petterini. «Fa male non prendere punti dopo una partita del genere in cui il Pescara sicuramente non ha meritato la sconfitta per quanto fatto vedere in mezzo al campo. Siamo partiti molto bene, meritavamo il vantaggio. Poi, quel gol di Piccioni, ci ha un po' condizionato. Comunque, non è un problema. Il nostro gruppo ha dimostrato in più di un'occasione di essere solido e unito. Voltiamo pagina e pensiamo alla Reggina. Abbiamo tanta voglia di riscattare questo passo falso».

Amareggiato anche il direttore generale biancazzurro Fabrizio Lucchesi: «Non ricordo una partita del Pescara in cui abbiamo creato così tanto gioco. Il gol di Maniero, a mio avviso, era regolare. Non era affatto da annullare. Al danno si è aggiunta la beffa con l'espulsione del ragazzo. Che ha ribadito di non aver offeso nessuno. L'arbitro, probabilmente, ha capito male. Ripeto: è stata una partita strana, forse l'unica pecca è stata quella di non aver finalizzato l'ultimo passaggio». Uno sguardo alla classifica. «Sostanzialmente è rimasta come prima. Siamo ancora più dieci dalla zona play out. Secondo me, per avere un'idea dei valori in classifica dovremo aspettare Pasqua. Questa sconfitta non va drammatizzata, la squadra ha fatto il suo dovere».

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