Sosta e pedaggio, salasso da 117 euro al mese

Parcheggio più caro nell’area di risulta e Asse attrezzato a pagamento: stangata sui pendolari

PESCARA. L'aumento dei parcheggi nelle aree di risulta rischia di trasformarsi in un salasso per i pendolari che ogni giorno arrivano a Pescara per lavoro. Se si calcola anche il pedaggio sul raccordo, che verrà ripristinato da maggio, la spesa può arrivare a 117 euro al mese.

Circa 1.400 euro all'anno. Il conto è presto fatto. I pendolari pagheranno ogni giorno 2 euro di pedaggio, andata e ritorno, per l'uso dell'Asse attrezzato. Poi si aggiungeranno 2,50 euro per parcheggiare nelle aree di risulta. In pratica, un euro in più di oggi per la sosta limitata a mezza giornata. Ma il piano, messo a punto dall'amministrazione comunale, ancora da approvare in giunta, che prevede aumenti per i parcheggi, ha già scatenato le prime reazioni contrarie. Le associazioni dei commercianti e i partiti di opposizione hanno bocciato questa operazione, che andrà a pesare sulle tasche dei cittadini.

ARRIVA LA STANGATA
Gli aumenti scatteranno a marzo. Nelle aree di risulta, oggi si pagano 1,50 euro, la mattina e 1,50, il pomeriggio. Totale, 3 euro. Nel prossimo futuro, ci sarà la tariffa unica di 2,50 euro, sia se si posteggia per pochi minuti, che per tutto il giorno. In sostanza, costerà un euro in più la sosta per poche ore, 50 centesimi in meno per l'intera giornata. In compenso, l'amministrazione comunale ha previsto una piccola fetta delle aree di risulta, davanti alla stazione con 300 posti auto, da utilizzare in futuro per la sosta breve. Lì, il parcheggio costerà 50 centesimi, la prima mezz'ora; un euro, dopo mezz'ora e fino ad un'ora; 2 euro, per ogni ora successiva alla prima. Le stesse tariffe verranno applicate anche nei posteggi in centro.

NEGOZIANTI IN ALLARME
La Confesercenti teme che la manovra sui parcheggi si ripercuota pesantemente sull'economia della città. Lo sostengono il presidente Bruno Santori e il direttore Gianni Taucci.

«Dopo la notizia che dal primo maggio scatterà il pedaggio sull'Asse attrezzato, ora viene annunciato che il costo della sosta nelle aree di risulta aumenterà notevolmente», dicono, «questo doppio salasso rischia di vanificare gli sforzi che tutti insieme stiamo facendo per costruire il centro commerciale naturale». «Siamo consapevoli della necessità di fare cassa degli enti pubblici», sottolineano, «ma, in questo modo, arrivare a Pescara diventa una corsa ad ostacoli. Stiamo lavorando sodo da anni e oggi in maniera più spedita con questa amministrazione, affinché ai commercianti siano dati gli strumenti per competere nell'originalità che offre un centro urbano. L'obiettivo è competere con i troppi centri commerciali che circondano Pescara». «Ma se un consumatore, con due ore di shopping, deve pagare un pedaggio e poi un parcheggio di 2,50 euro, sceglierà il centro commerciale», avvertono Santori e Taucci.

NO DALL'OPPOSIZIONE
Duro il giudizio giunto anche dall'opposizione. «L'unica strategia di questa amministrazione», fa notare il consigliere del Pd Antonio Blasioli, «è quella di fare multe e rincarare i posti auto». «I posteggi di via Misticoni e via Bologna, costruiti di recente, sono già in perdita», aggiunge, «in via Misticoni ci sono le stesse tariffe del centro e il risultato è di vedere parcheggi semi vuoti».

«Così il centro commerciale naturale non nascerà mai», osserva il capogruppo Moreno Di Pietrantonio. Dello stesso avviso il coordinatore Idv Carlo Sciarra: «L'amministrazione ucciderà la vocazione commerciale e sociale della città». «L'aumento di 5 euro dell'abbonamento mensile», conclude William Facchinetti, consigliere di quartiere, «andrà a gravare sui pendolari».

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