Sottanelli, il quasi banchiere lanciato da Monti (e da Montezemolo)

Capolista alla Camera per Scelta Civica, è il promotore della Banca del Vomano

PESCARA. Giulio Cesare Sottanelli è, con Nicoletta Verì al Senato, la punta di lancia della lista Monti in Abruzzo. Capolista alla Camera per Scelta civica è anche il politico con maggiore esperienza. Il cursus honorum di questo assicuratore di 42 anni, comprende l’incarico di vicesindaco a Roseto e la vicepresidenza della provincia di Teramo prima col Partito popolare e poi con la Margherita. «Ho lasciato il partito quando il Pd è andato in mano a Bersani», dice Sottanelli che negli ultimimesi si è dedicato «con altri amici» alla fondazione di una banca di credito cooperativa, la Banca del Vomano che al momento ha 1.600 soci ed è in attesa dell’autorizzazione della Banca d’Italia («Ma se verrò eletto lascerò il testimone ad altri appena la banca apre»). A Mario Monti Sottanelli è arrivato attraverso Luca Cordero di Montezemolo e l’associazione Italia Futura di cui è presidente regionale. «La nostra intenzione è quella di valorizzare le migliori energie della regione. Nelle nostre liste non ci sono ex parlamentari, non ci sono indagati, ci sono persone che hanno già un’attività e che hanno deciso di dare un contributo alla vita politica visto il declino del paese».

Agli elettori abruzzesi Sottanelli dice di voler fare un’«operazione verità». «Bisogna essere seri, dobbiamo smetterla di raccontare frottole. Nel 2008 gli italiani hanno eletto un Parlamento di mille persone e dopo tre anni Berlusconi ha dovuto dimettersi perché il paese stava fallendo, mentre l’opposizione non ha avuto il coraggio di assumersi la responsabilità di tornare alle elezioni e prendere la guida del paese». Da qui l’intervento necessario di Monti. «Con lui i partiti hanno votato le medicine amare necessarie al paese ma quando si è trattato di tagliare i costi della politica i partiti si sono tirati indietro. Monti ha scoperto di essere un pompiere senza acqua perché l’acqua è nel parlamento. Per questo salire in politica è stato necessario».

Per l’Abruzzo Sottanelli propone «un programma di valorizzazione del patrimonio naturale», dunque investimenti sul turismo, mentre per riguadagnare terreno nelle infrastrutture («siamo ormai tagliati fuori dall’alta velocità, che cosa hanno fatto i nostri 21 parlamentari?») il candidato della lista Monti ritiene necessario un collegamento programmatico ma anche istituzionale con Marche e Molise per la creazione di una macroregione che dia più peso contrattuale all’Abruzzo.

L’avventura politica della lista Monti in Abruzzo non finirà con le politiche. «Parteciperemo alle Regionali e a tutte le amministrative nell’interesse del territorio», assicura Sottanelli, « a partire dalla comunali di Sulmona».

©RIPRODUZIONE RISERVATA