Stella Maris, basta guerra tra Comune e Provincia

I due enti si accordano per istituire un tavolo comune e trovare una soluzione per recuperare lo storico edificio entro la fine dell’anno

MONTESILVANO. Basta con la guerra fra i due enti: Comune e Provincia insieme , attraverso un tavolo di lavoro comune, per risolvere il problema della Stella Maris entro la fine dell’anno. È questo in sintesi quanto chiesto alla Provincia di Pescara dal Comune di Montesilvano con attraverso un ordine del giorno approvato quasi all'unanimità – con la sola astensione del consigliere del Pdl Ottavio De Martinis – nel corso della seduta straordinaria del consiglio comunale che si è svolta ieri nel piazzale dell'ex colonia. Una problematica, quella legata alle condizioni di degrado della struttura, che ha unito maggioranza ed opposizione (quest'ultima apparsa però poco coesa sul tema), nell'interesse della collettività, rappresentata da una nutrita presenza di cittadini.

Ad aprire il dibattito è stato il sindaco Attilio Di Mattia che ha esposto una serie di ipotesi per trovare i fondi necessari alla riqualificazione della Stella Maris, per poi chiedere alla Provincia di dare al Comune la possibilità di trasformare in 4 anni l'edificio a forma di aeroplano in un biglietto da visita della città. Il primo cittadino ha avuto la possibilità di rivolgere il proprio appello direttamente al presidente della Provincia Guerino Testa, presente alla seduta con gli assessori provinciali Aurelio Cilli e Valter Cozzi e al consigliere dell'Idv Camillo Sborgia.

Ad esprimere il proprio punto di vista anche diversi esponenti della maggioranza e dell'opposizione, concordi soprattutto sul voler assecondare la naturale vocazione turistica della Stella Maris. Evidenti momenti di tensione sono stati registrati, invece, all'interno della minoranza: in particolare, il consigliere comunale e provinciale del Pdl Vittorio Catone è apparso visibilmente infastidito dalle accuse di immobilismo rivolte alla Provincia dal collega di partito Umberto Di Pasquale, alle quali ha ribattuto anche il vicesindaco, e a sua volta consigliere provinciale, Lino Ruggero.

La parola è passata poi al presidente Testa che ha innanzitutto ricostruito l'iter burocratico relativo all'ex colonia, passato attraverso 2milioni e 200 mila euro di investimenti per il risanamento statico della struttura (mentre 1 milione 350mila euro destinati all'ultimo lotto sono stati dirottati altrove) e un successivo bando di project financing da 6 milioni di euro andato deserto. Testa è poi passato a illustrare il progetto contenuto in una recente delibera provinciale. «Prevediamo», ha spiegato, «la sistemazione dell'area esterna con la creazione di una piazza e la realizzazione di una struttura ricettiva sportiva con 400 posti a sedere che possa accogliere eventi sportivi (ma non solo) e con un campo omologato per competizioni nazionali. Ci sarebbe poi un pontile per raggiungere la spiaggia».

Quanto ai fondi, l'ente provinciale può già contare su circa 900 mila euro per la struttura sportiva, mentre 500/700 mila euro potrebbero arrivare dalla Regione. Nella parte posteriore dell'edificio poi dovrebbe trovare sede la polizia provinciale, attualmente in via Cesare Battisti a Pescara, in una villa che la stessa Provincia potrebbe vendere facilmente. «Il corpo centrale dell'edificio», ha continuato Testa, «potrebbe ospitare una colonia estiva nei mesi più caldi e una struttura per universitari in inverno, o magari da mettere a disposizione di chi usufruisce del convitto per l'istituto alberghiero». In un clima di grande apertura Testa ha infine proposto «una collaborazione istituzionale per riportare alla vita la Stella Maris». Di qui la modifica dell'ordine del giorno trasformato da richiesta di trasferimento della struttura da un ente all'altro a istituzione di un tavolo tecnico tra i due enti, «che valuti le varie opportunità, tra le quali quella del coinvolgimento della Palacongressi Spa, al fine di risolvere il problema della Stella Maris entro la fine dell’anno».

Antonella Luccitti

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