Strade allagate, nuove proteste

Colazilli accusa: i sottoservizi cittadini sono fermi agli anni Novanta
MONTESILVANO. Poche ore di pioggia e soliti allagamenti dietro alla pineta e da viale Aldo Moro a sud di via Marinelli. E’ l’ennesima “fotografia” del disagio scattata un paio di giorni fa, durante l’ultima ondata di maltempo. Alle proteste, miste a rassegnazione, dei residenti, si unisce anche la voce di Lorenzo Colazilli, candidato sindaco con la lista “L’altra città”.
«È il frutto amaro delle scelte dei tanti politicanti di centrodestra e centrosinistra subalterni agli interessi del mattone», accusa Colazilli, «La crescita disordinata della città e il continuo consumo di suolo hanno peggiorato la qualità della vita dei cittadini. Sono esplose e moltiplicate le cubature, ma al contempo i sottoservizi sono fermi agli anni 90. E' il momento di cambiare rotta, di realizzare una politica che concentri l'attenzione sul territorio e sul paesaggio, una risorsa inestimabile da difendere e non da depredare, serve una revisione radicale degli strumenti urbanistici dando priorità alla riqualificazione dell'esistente e al riassetto idrogeologico del territorio. L'urbanistica, contrariamente a quanto fatto in questi anni dalle giunte di centrodestra e centrosinistra, dovrebbe servire a immaginare come rendere più bella e funzionale la città. Le "stradine di campagna" nel retro pineta oggi sono occupate da condomini su condomini, e alla prima pioggia si allagano. E come se non bastasse, su via Metauro e sulle vie limitrofe si continua a occupare suolo, a impermeabilizzare terreno».