Strage di pecore e galline, allarme lupi ad Alanno

La denuncia arriva da un villaggio turistico: "Forse non c’è pericolo per l’uomo. Ma qui, come a Rosciano e in altri posti, gli animali fanno danni agli allevamenti"
ALANNO. Pecore, capre e galline sgozzate e mutilate nelle campagne di Alanno. A lanciare l'allarme lupi è Nikki Di Girolamo, manager della Abruzzo Developing srl e delle società americane Usa Investiment llc e HouseAroundFlorida llc che stanno realizzando nel comprensorio alannese un villaggio turistico incentrato sul valore ambientale del territorio, con le sue preesistenze e le sue peculiarità.
Per questo le due società gestiscono anche piccoli allevamenti di animali da fattoria che però spesso trovano massacrati dalle bestie selvatiche che scendono dalle zone più alte. L’attività di Usa Investiment e HouseAroundFlorida si svolge in contrada Piccianese, nel versante di Pietranico, zona molto “appartata” rispetto al centro abitato. «Ma i lupi si spingono anche più in basso», sostiene Di Girolamo, «nelle zone meno periferiche e nella altre contrade. Sono una minaccia non tanto per l'uomo quanto per le attività che in questi territori, ricchi di allevamenti di animali da produzione e di villaggi tursitici, si svolgono. Soprattutto in questo periodo, i lupi, sicuramente in sovrappopolazione, scendono a valle in cerca di cibo e fanno razzia di ciò che trovano a disposizione».
Che siano lupi è certo: lo si riconosce da come sono aggrediti e dilaniati gli animali. Lo confermano i veterinari che frequentano i luoghi per tenere sotto controllo sanitario il bestiame d’allevamento. Tracce della presenza di lupi ci sono stati anche in territori di altri paesi del circondario come Rosciano, Pietranico, sul versante Gran Sasso, e Manoppello nella zona pedemontana della Majella.
«Siamo arrivati a non denunciare più il massacro di animali», riprende la manager, «perché nessuno finora è intervenuto per tentare di tenere sotto controllo il fenomeno, né tanto meno riceviamo indennizzi per le continue perdite. C'è anche da considerare l'aspetto della sicurezza di questi luoghi», va avanti Di Girolamo, «perché qui ci sono bambini che giocano all'aperto ogni giorno e noi siamo preoccupati per la loro incolumità. In genere i lupi non aggrediscono l'uomo, ma quando sono stretti dai morsi della fame tutto può accedere. Siamo a conoscenza del fatto», sostiene ancora la manager , «che vi sono diversi branchi di lupi in giro, circostanza che non sfugge neanche a chi è deputato a tenere sotto controllo questi fenomeni nella prospettiva sia di regolare la migrazione dei selvatici verso aree abitate e l'incremento delle loro popolazioni, sia di mantenere in sicurezza tutti i luoghi antropizzati».
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