Strage sfiorata, video al setaccio
L’indagine sul rogo doloso muove i primi passi: residenti ascoltati come testimoni
PESCARA. Muove i primi passi l’inchiesta della polizia sul rogo che ha devastato l’ingresso delle case popolari al civico 15 di via Caduti per Servizio, a Fontanelle. Le fiamme sono partite quasi all’alba di martedì scorso, intorno alle 5, dal vano ascensore al piano terra. Un incendio doloso avvenuto a meno di 24 ore dagli sfratti della mattina precedente con un dispiegamento eccezionale di forze dell’ordine: l’obiettivo dell’indagine è accertare se esiste un collegamento tra gli sgomberi di due famiglie e l’incendio. Quelle famiglie sono state sfrattate perché, con le condanne definitive, hanno perso il diritto alle case popolari.
È un’indagine in salita: non ci sono testimoni oculari e le uniche telecamere presenti nella zona inquadrano il bivio all’ingresso del parcheggio delle case popolari ma non l’entrata del palazzo. E allora, per tentare di ricostruire quello che è successo, la polizia ha ascoltato i residenti: agli investigatori, gli abitanti hanno affidato tutta la loro paura. In via Caduti per Servizio si è sfiorata la strage: solo un miracolo ha evitato una tragedia dalle proporzioni incalcolabili. L’allarme è stato lanciato da una vicina di casa che, verso le 5.20, prima di andare a lavorare, si è affacciata sul balcone per ritirare i panni stesi: in quel momento, la donna si è accorta delle lingue di fuoco che uscivano dal portone del civico 15 e ha chiamato i soccorsi: quella telefonata è stata determinante per il salvataggio delle famiglie che stavano dormendo, compreso un neonato, e potevano accorgersi del fuoco troppo tardi. Gli agenti della polizia e i vigili del fuoco hanno fronteggiato le fiamme per mettere tutti in salvo. La donna però, dalla sua finestra, non avrebbe notato altro.
Non è la prima volta che, a Fontanelle, si dà fuoco agli ascensori: era accaduto anche durante la notte tra il 30 e il 31 maggio scorso nelle case popolari di via Caduti per Servizio 49. Per una coincidenza, ieri, anche lì è stato eseguito uno sgombero. Quell’ascensore è ancora fuori servizio. Un altro precedente, con un ascensore distrutto dalle fiamme, riporta al 12 settembre del 2023 in una palazzina di via Aldo Moro, a San Donato.