Pescara

Sul silos del cementificio per gioco, poi pubblicano il video-brivido in rete. Il caso finisce in questura

15 Ottobre 2025

Pescara, la bravata nel cantiere in via Raiale. La challenge nella vecchia struttura, il responsabile della sicurezza li denuncia: “Molte zone pericolose”. Nei guai due giovanissimi. I residenti: «Ma hanno già annunciato che torneranno la notte di Halloween»

PESCARA. «Sano e salvo, mi sono divertito. Ci vediamo al prossimo video». Terminano così oltre 16 minuti da brivido che due giovanissimi hanno registrato all’interno dell’ex cementificio di via Raiale, la struttura in cui è in corso da diverso tempo il cantiere di demolizione e riqualificazione del sito. Il video, pubblicato su Youtube dal titolo “Esplorazione cementificio abbandonato”, è un vero e proprio sopralluogo della struttura, tra rovine, calcinacci e polveri del cantiere: i due sfidano anche le altezze. I ragazzi, scarpette da ginnastica e tuta, e senza alcun presidio di sicurezza, salgono fin sopra alla ciminiera, oltre 30 metri di altezza, ben al di sopra dell’Asse attrezzato, passando per scalette arrugginite e divelte. Ma non solo: è una sfida aperta a ciò che di più trasgressivo si può arrivare a fare all’interno di un’area cantierizzata. Nel video i due giovani si riprendono in cima alla struttura mentre fanno trazioni nel vuoto, appendendosi a vecchi tubi, e alla fine fanno anche merenda nel cuore della notte.

Un video, pubblicato in rete e con già centinaia di visualizzazioni, che non è passato inosservato ai residenti della zona e soprattutto ai responsabili del cantiere. Il caso è infatti arrivato in questura. Lunedì mattina, l’architetto Giovanni Marchionne dello studio Netlab che ha realizzato la progettazione dell’ex opificio e in qualità di responsabile della sicurezza e sorveglianza del sito, ha presentato la denuncia alla polizia di Stato, su delega dell’amministratore unico della società Calbit Srl. «A causa della demolizione in corso, presenta numerose zone di pericolo, sia al piano terra e soprattutto nei silos più alti raggiunti da giovani», riferisce l’architetto, «alcuni residenti delle zone limitrofe mi hanno informato che i due giovani avrebbero detto che torneranno la notte del 1 novembre per effettuare un’arrampicata con relativo video all’interno dell’ex cementificio». La notte di Halloween, quindi, i due giovani – che non sono nuovi a video social di questo genere – avrebbero lanciato una nuova sfida.

IL VIDEO IN RETE. I giovani, intorno alle quattro della notte, hanno sfidato i pericoli del cantiere non illuminato. Salendo sopra una cabina dell’Enel lungo la strada, i due sono riusciti a scavalcare il muro di recinzione dell’ex opificio e con un po’ di agilità sono entrati. A fare luce solo le torce dei loro telefonini con cui hanno ripreso la pericolosa arrampicata. I due entrano prima all’interno di alcune stanze, poi nei laboratori dell’opificio, si fermano a sfogliare alcuni vecchi documenti e cercano le scale per salire sui silos. Dopo vari tentativi, i due giovani riescono a salire in cima dove si fermano per una breve merenda, qualche esercizio ginnico e per lasciare la loro impronta con una bomboletta spray nera. Durante la discesa, uno di loro apre una cabina elettrica e strappa un filo rosso. «Mi sono anche fatto male», dice il ragazzo. E dal punto in cui sono entrati, dopo qualche ora i due escono «sani e salvi».

LA DENUNCIA. Per i residenti della zona non è la prima volta che qualcuno entra nel cantiere dell’ex opificio. E così, dopo il video in rete, è scattata la segnalazione ai responsabili del cantiere che, per precauzione, hanno portato il caso all’attenzione delle forze dell’ordine, denunciando i due giovani. Una notte “da film” tra sfida e incoscienza che ora potrebbe avere pesanti esiti.

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