Teodoro: non lascio la maggioranza

L’ex assessore fa retromarcia e chiude lo scontro con la coalizione.

PESCARA. Teodoro, espulso dalla giunta, non lascerà la maggioranza. La sua lista civica continuerà a sostenere la coalizione di centrodestra, ma vigilerà su ogni atto che viene presentato per verificare il rispetto del programma e delle leggi.
E’ questa la sintesi della conferenza stampa convocata ieri dall’assessore ribelle, dopo che è rimasto per diversi giorni in silenzio. Gianni Teodoro avrebbe dovuto annunciare la rottura totale con la maggioranza, ma ha fatto retromarcia, proprio nel giorno in cui gli è stato notificato l’atto di revoca del suo mandato.

Il giorno prima aveva minacciato di andare alla procura, durante il burrascoso incontro con il sindaco Luigi Albore Mascia, che si era recato nel suo assessorato per comunicargli la decisione di sostituirlo in giunta. Ieri, invece, non ha parlato di carte bollate. Nonostante ciò, non sono mancate le critiche al sindaco e alla maggioranza per non aver rispettato i patti preelettorali con la Lista Teodoro, che ha totalizzato il 5 per cento dei voti.

RIUNIONE NELLA NOTTE
La linea di Teodoro sarebbe cambiata la notte scorsa. Fonti bene informate raccontano che suo fratello Maurizio e il capogruppo Vincenzo Di Noi lo avrebbero convinto ad assumere una posizione più moderata per evitare di rompere i rapporti con il centrodestra. Sarebbe stato ricordato all’ex assessore che in ballo c’è quel vecchio progetto del ritorno di Maurizio Teodoro - primo dei non eletti del Pdl alla Regione - in consiglio regionale, con la probabile nomina del deputato Giovanni Dell’Elce alla presidenza dell’Autorità per l’energia e il conseguente passaggio di Lorenzo Sospiri dalla Regione alla Camera. Ci sono, inoltre, i dimissionari Massimiliano Pignoli e Vincenzo Di Noi che potrebbero venire riconfermati alla vice presidenza del consiglio comunale e alla presidenza della commissione commercio. Lo stesso Teodoro potrebbe aspirare, magari tra alcuni mesi, a qualche incarico di primo piano.

«RESTO IN COALIZIONE»
La retromarcia dell’ex assessore è apparsa evidente ieri mattina. «Gli esponenti della Lista Teodoro», ha detto, «continueranno a portare avanti le loro battaglie di civiltà dentro la maggioranza». E poi ha avvertito: «Vigileremo su ogni atto che verrà presentato per verificare il rispetto del programma e delle leggi. Decideremo di volta in volta la posizione da assumere». L’ex assessore ha ripercorso le vicende che hanno contraddistinto il suo impegno. Ha presentato anche un dossier per dimostrare ciò che ha fatto come assessore. Ha poi rivelato di non essere stato ascoltato dal sindaco su alcuni temi e di aver ricevuto pesanti attacchi da Pescara futura. «Mi hanno fatto cambiare il Piano triennale delle opere pubbliche», ha raccontato, «per inserire 3 milioni per l’arredo urbano, per accontentare Pescara futura, mentre la città ha bisogno di strade e marciapiedi».