Terremoto in Abruzzo Paura e gente in strada 

Magnitudo 4.4: oltre 50 scosse in 24 ore. Scuole chiuse in 17 comuni. Lievi danni La Regione dichiara lo stato d’allerta, inviate brande ai centri d’accoglienza

AVEZZANO. Stato di paura elevato. Lo si percepisce dagli occhi di nonna Filomena nel borgo di Case Marconi, un pugno di abitazioni nel comune di Balsorano. La stessa paura di chi ha deciso di tentare di dormire in auto nonostante i primi freddi.
Dall’altra notte uno sciame sismico spaventa la Valle Roveto e buona parte della confinante Ciociaria. Ma la botta, quella forte, come si dice da queste parti, è arrivata alle 18.35: una magnitudo di 4.4 sulla scala Richter a una profondità di 14 chilometri. Profondità elevata che ha fatto sì che l’onda sismica si propagasse a lunghissima distanza, facendo tremare le case anche a Roma, Napoli, Avezzano, L’Aquila, nel Parco nazionale e in tanti altri centri delle province di Chieti e Frosinone. Stato di paura negli occhi della gente e «stato di allerta» dichiarato ufficialmente dalla Regione Abruzzo, con «l’attivazione h24 della sala operativa dell’Aquila della Protezione civile».
LIEVI DANNI. Qualche crepa si segnala in alcune abitazioni, con il crollo di pezzi d’intonaco. In alcuni punti vendita del comprensorio è caduta della merce dagli scaffali. Le verifiche, iniziate già dopo le prime scosse della notte, continueranno stamattina. I paesi più vicini all’epicentro sono stati Balsorano e San Vincenzo Valle Roveto in Abruzzo e Pescosolido, Sora e Campoli Appennino nel Frusinate. Tanta gente è scesa in strada. All’Aquila sono stati evacuati gli uffici del Tar in via Salaria antica est.
SCUOLE CHIUSE. Oggi e domani i sindaci hanno deciso di chiudere le scuole a Balsorano, San Vincenzo Valle Roveto e Civitella Roveto. Chiuse solo oggi ad Avezzano, Canistro, Morino, Civita d’Antino, Trasacco, Luco dei Marsi, Villavallelonga e Tagliacozzo. Niente lezioni anche negli istituti di Sora, Pescosolido, Cassino, Pontecorvo, Isola Liri, San Giovanni Incarico, Arpino, Boville Ernica, Veroli, Roccasecca, Coreno Ausonio, Colfelice e Castelliri. «Solo una precauzione per seguire l’evolversi dello sciame», afferma Mauro Passerotti, commissario prefettizio al Comune di Avezzano, al termine del vertice coi dirigenti.
LO SCIAME PREOCCUPA. Sono stati 52 gli eventi tellurici registrati nel giro di circa 24 ore. Prima di quella di 4.4, ce n’era stata una di magnitudo 2.8 all’1.13, preceduta da un sisma di 2.2 alle 22.53 di mercoledì. Altre repliche di 2.5 alle 4.39 dell’altra mattina e di 2.6 alle 22.39 di ieri. Gli altri eventi sono stati compresi tra le magnitudo 1 e 2 Richter.
CONTROLLI AGLI EDIFICI. Vigili del fuoco di Avezzano, Sora e L’Aquila hanno ispezionato gli edifici principali. Anche i carabinieri di Balsorano, coordinati dal maresciallo Giovanni Santabarbara, hanno compiuto dei controlli, sia dopo le scosse della notte che in seguito all’evento di ieri sera. Tre squadre di volontari di Protezione civile sono state inviate a supporto del sindaco di Balsorano che ha immediatamente rafforzato il Centro operativo comunale (Coc), già attivo in seguito allo sciame della notte. «Stiamo eseguendo tutte le verifiche», assicura il responsabile della Protezione civile regionale, Silvio Liberatore, «abbiamo subito attivato il Centro operativo che resterà aperto per tutta la notte e inviato dei gruppi di volontari esperti a Balsorano, per dare una mano all’amministrazione comunale. Siamo in contatto con la prefettura per seguire passo passo la situazione». Tante segnalazioni sono giunte a prefettura, carabinieri, sindaci e vigili del fuoco. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sta seguendo costantemente l’evolversi della situazione. «Ho appena sentito il 118, tanta paura ma nessun danno», sottolinea il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
ARRIVANO LE BRANDE. La Protezione civile regionale ha inviato 50 brande a Villavallelonga per allestire un centro d’accoglienza nel bocciodromo. La richiesta è stata avanzata dal Comune perché ci sono persone che non vogliono rientrare a casa. Brande e pompa di calore a Balsorano, invece, per allestire un punto di ritrovo nella struttura scolastica.
SINDACI ALLERTATI. «Siamo in allerta già da mercoledì», afferma Antonella Buffone, sindaco di Balsorano, in viaggio di ritorno dalla fiera di Ecomondo a Rimini, «quando abbiamo attivato il Centro operativo comunale e deciso la chiusura delle scuole, che riapriranno lunedì». «La botta è stata abbastanza forte», conferma Leonardo Lippa, il sindaco di Villavallelonga, comune sul versante opposto alla montagna di Balsorano, «tanta gente si è riversata per le strade in preda al panico. Abbiamo aperto il Centro operativo comunale per sorvegliare la situazione e deciso la chiusura delle scuole per precauzione». Umberto Niscola, assessore di San Vincenzo Valle Roveto, evidenzia che «si sta monitorando la situazione».
IL PIANO D’EMERGENZA. Il sindaco di Balsorano, Antonella Buffone, di concerto con il primo cittadino di San Vincenzo Valle Roveto, Giulio Lancia, ha emanato un’ordinanza al fine di «procedere a una verifica degli istituti scolastici per garantire la sicurezza e tutelare la popolazione scolastica». Ieri alle 16, prima della scossa più intensa, si era riunito un tavolo tecnico per un “ripasso” del Piano di emergenza ed evacuazione in caso di sisma, che ha coinvolto amministratori e dipendenti comunali, Protezione civile, polizia locale e forze dell’ordine. «Occorre monitorare l’evolversi della situazione», spiega il sindaco Buffone. Perché paura e allerta sono elevate in una regione che dal 2009 non conosce tregua.
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