Testa: «Stella Maris, bando da 6 milioni»

Il presidente della Provincia: cerchiamo investitori per salvare la struttura dal degrado

MONTESILVANO. L'ultimo annuncio per salvare dalle ceneri del degrado la Stella Maris è affidato alle parole del presidente della Provincia Guerino Testa: «Entro fine mese o, al massimo, nei primi giorni di febbraio, sarà pronto il bando europeo da sei milioni di euro. Attraverso il meccanismo del project financing, cercheremo persone disposte a investire su quella che io considero l'ultima grande scommessa su cui deve puntare la Regione Abruzzo». E' legato agli intrecci sottili tra classe politica, imprenditoria locale e burocrazia il destino dell'aeroplanino di Montesilvano, l'ex colonia fascista che svetta, imponente, sul lungomare.


VIDEO La colonia fronte mare vittima del degrado

Progettata nel 1936 da Francesco Leoni e Carlo Liguori e inaugurata nel 1941, la struttura simbolo dell'architettura moderna è oggi il rifugio dei disperati. Due piani più una terrazza, per tremila metri quadrati complessivi, nel giro di qualche mese sono stati trasformati da ex colonia da recuperare a un dormitorio per i meno fortunati.

Non bastano le incursioni notturne degli inquilini abusivi, compiute ogni notte sotto gli occhi dei residenti di via Trieste. Dall'ultimo sopralluogo effettuato nel novembre scorso dai carabinieri della compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, la Stella Maris è stata presa d'assalto dai vandali che hanno divelto la recinzione esterna e hanno portato via i canali di rame e i fili della corrente elettrica, lasciando come monito i segni delle svastiche naziste, le scritte sulle pareti e gli slogan fascisti.

«Sono disposto a utilizzare la vigilanza privata per evitare che, in futuro, si ripetano episodi di questo tipo», annuncia il presidente della Provincia Guerino Testa. «I tempi per la messa in sicurezza dell'edificio si sono dilatati oltre misura, abbiamo lavorato con solerzia fino alla metà del luglio scorso. Aspettavamo i progetti da esaminare, le nuove idee per un recupero dell'area all'insegna della sua vocazione originaria, invece c'è stata una scarsa partecipazione da parte della società civile».

Il rimprovero non è alla classe politica, ma «a quei giovani artisti del territorio, alle nuove leve del panorama architettonico che hanno preferito tirarsi indietro dal dibattito sulla valorizzazione dell'area». Il destino di quella che Testa considera «l'ultima grande scommessa della Regione» è oggi avvolto da un futuro nebuloso.

Dei sette progetti presentati all'indomani del tavolo tecnico del gennaio 2010, ne sono stati scelti due: la città del gusto proposto dallo chef di Rivisondoli Niko Romito e la fattoria didattica e concept store. In attesa del bando europeo da sei milioni di euro, un suggerimento arriva dal Comune di Montesilvano. «Perché non trasferire, in via temporanea, il comando della polizia provinciale di Pescara?», si chiede Alfredo Caccamo, consigliere delegato alla Sicurezza, «invece di lasciare la Stella Maris alla mercè dei vandali e in attesa dei tempi tecnici per l'assegnazione della struttura, si potrebbe spostare temporaneamente la sede della polizia. La presenza degli agenti costituirebbe un deterrente per i malintenzionati».

L'idea non dispiace al sindaco Pasquale Cordoma: «Mi auguro che si prenda al più presto una decisione. Abbiamo perso fin troppo tempo, non è possibile lasciarlo al degrado e alla disperazione dei senza fissa dimora».

Un'alternativa al project financing arriva da Attilio Di Mattia, consigliere provinciale dell'Idv, che oggi presenta nel corso del consiglio provinciale il fondo sociale di riqualificazione urbana «per il reperimento di risorse necessarie al recupero di strutture immobiliari locali». Si tratta di un fondo sociale di 500 milioni di euro, con i risparmi di circa 25 mila pensionati che allocherebbero ognuno in media circa 20 mila euro, a fronte di un tasso di interesse vantaggioso (di circa il 2%). A garanzia ci sarebbero la Provincia, i Comuni, cooperative bancarie e fondazioni, per una copertura cautelativa di 30 milioni di euro. «In questo modo si darebbe una spinta al mercato locale», sottolinea Di Mattia, «con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e profitti netti per l'Ente». Nel frattempo Forza Nuova annuncia, da lunedì, l'attivazione di un presidio notturno antibivacco all'esterno della Stella Maris «senza escludere blitz anche all'interno del complesso». Contro lo stato di abbandono della struttura si sta costituendo anche un comitato politicamente trasversale.

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