Aca, il caso della multa da 1 milione e 700mila: niente esborsi a carico dell’utenza

Il presidente Brandelli sulla richiesta di Arera: «Non è una multa, ma una richiesta di efficientamento», e se la prende con la politica: «Siamo un’azienda seria, adesso basta con le strumentalizzazioni»
PESCARA. «Non si tratta di sanzioni, bensì di penalità regolatorie Arera, strumenti completamente diversi per natura, finalità ed effetti». La presidente dell’Aca spa, Giovanna Brandelli parte da questa premessa per precisare quanto pubblicato sul Centro di ieri rispetto a 1,7 milioni richiesti da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) per il biennio 2022-2023.
NESSUN AUMENTO
«Si tratta di penalità», ribadisce Brandelli, «che non prevedono alcun esborso diretto di denaro, non comportano pagamenti e non gravano in alcun modo sull’utenza. Esse consistono esclusivamente nell’obbligo per il gestore di efficientare i costi operativi all’interno del proprio bilancio aziendale. Nel caso specifico del biennio 2022–2023, ad Aca è stato richiesto un efficientamento dei costi pari a circa 1,7 milioni di euro, da conseguire senza alcun aumento tariffario».
OLTRE 7 MILIONI DI UTILI
E va avanti: «Aca non solo ha già pienamente ottemperato a tale indicazione, ma lo ha fatto in modo strutturale, registrando negli esercizi successivi oltre 7 milioni di euro di utili, a conferma della solidità del percorso intrapreso. Per il biennio 2024–2025, grazie a una straordinaria “potenza di fuoco” di investimenti, avviata senza gravare di un solo centesimo sulla collettività, Aca presenterà dati quasi totalmente positivi su tutti gli indicatori di qualità tecnica e contrattuale. I risultati conseguiti sono stati riconosciuti anche da autorevoli enti terzi indipendenti».
PREMIATI DA CERVED
E ne cita uno: «Aca è stata premiata da Cerved e Industria Felix come una delle migliori aziende italiane del settore, con un indice di efficientamento dei costi operativi pari al 65%, a fronte di una media regionale che si attesta intorno al 25% degli altri gestori. Ciò dimostra che la penalità riferita al biennio 2022–2023 non produce oggi alcun effetto negativo, ma ha rappresentato uno stimolo a raggiungere obiettivi più elevati, ampiamente centrati nel biennio successivo».
NO AL CLIMA DI ALLARME
E quindi: «Fuorviante e strumentale presentare tali penalità come “multe” o “bocciature”, alimentando un clima di allarme che rischia unicamente di screditare agli occhi dell’utenza un servizio pubblico che sta investendo centinaia di milioni di euro per migliorare la rete idrica e ambientale del territorio».
BACCHETTATE ALLA POLITICA
Di qui le bacchettate alla politica: «Il contesto in cui maturano queste polemiche è noto: una fase di forte tensione politica sul futuro dei gestori del servizio idrico, segnata da campanilismi e da un acceso confronto tra modelli di gestione. Aca Spa, azienda seria, solida e pluripremiata, non può e non deve essere tirata per la giacchetta da chi utilizza dati parziali per finalità di consenso locale, rischiando di minare un percorso industriale che va esclusivamente a vantaggio della collettività abruzzese».
CONTI IN ORDINE
Brandelli puntualizza: «È utile ricordare che dal recente convegno di Sulmona organizzato da Ersi è emerso come Aca Spa sia l’unico gestore regionale con i conti pienamente in ordine, sulla base di analisi condotte su indici patrimoniali, finanziari, economici, creditizi, di bancabilità e capacità di investimento, parametri ben più significativi dei soli indicatori Arera che seguono un sistema di calcolo non sempre rappresentativo del patrimonio aziendale».
FUORI DAL CONCORDATO
«Non va dimenticato», prosegue il presidente Aca «il concordato decennale, che ha fortemente limitato per anni la capacità di investimento di Aca a causa della non bancabilità. È solo all’uscita dal concordato che l’azienda ha potuto ottenere il finanziamento della Banca Europea per gli Investimenti, oggi affiancato dalle risorse del Pnrr, consentendo la ripartenza dei cantieri e il rafforzamento strutturale del servizio, condizione indispensabile per prevenire qualunque futura penalità. Anche durante il periodo concordatario, Aca ha dato priorità assoluta alla tutela ambientale, investendo su fognature e depuratori, permettendo a numerosi Comuni abruzzesi, in particolare litoranei, di ottenere e mantenere il riconoscimento della Bandiera Blu».
E infine: «Aca Spa continuerà a lavorare con serietà, respingendo con fermezza ogni tentativo di strumentalizzazione politica che rischi di compromettere un percorso di risanamento, crescita e modernizzazione costruito con fatica e oggi finalmente riconosciuto a livello nazionale».

