Tragedia di Rigopiano, le difese chiedono l’assoluzione per i dirigenti regionali

In particolare, in mattinata l'assoluzione è stata chiesta per Paolo D'Incecco, all'epoca dei fatti responsabile della viabilità provinciale,Vincenzo Antenucci, ai tempi dirigente regionale del Servizio prevenzione rischi e per Carlo Giovani, dirigente regionale di protezione civile
Assoluzione per i dirigenti e funzionari della Provincia di Pescara e della Regione Abruzzo. È quanto chiesto dalle difese nel corso dell'udienza odierna, a Perugia, nell'ambito del processo d'appello bis sulla tragedia dell'hotel Rigopiano di Farindola, travolto e distrutto, il 18 gennaio 2017, da una valanga che provocò la morte di 29 persone. In particolare, in mattinata l'assoluzione è stata chiesta per Paolo D'Incecco, all'epoca dei fatti responsabile della viabilità provinciale, assistito dagli avvocati Gianfranco Iadecola e Marco Spagnuolo. Per lui il procuratore generale chiede la conferma della condanna a tre anni e quattro mesi espressa in primo grado. Nel pomeriggio, richieste analoghe sono arrivate per Vincenzo Antenucci, ai tempi dirigente regionale del Servizio prevenzione rischi, difeso dall'avvocato Franco Colucci, e per Carlo Giovani, dirigente regionale di protezione civile, assistito dall'avvocato Vincenzo Di Girolamo. Per loro due, assolti nei primi due gradi di giudizio, il procuratore ha chiesto la condanna a tre anni e dieci mesi. In aula, oggi, come per ogni udienza, una delegazione dei parenti delle vittime di Rigopiano.

