Tribunale, il futuro è in bilico

Penne: palazzo di giustizia chiuso per ferie fino al 15 settembre, ma ora rischia la cancellazione

PENNE. La sezione distaccata del tribunale a Penne sarà in stand by fino alla metà di settembre, poi si vedrà. Gli uffici giudiziari pennesi, e per par condicio quelli di San Valentino, chiusi da lunedì scorso per permettere al personale in servizio di usufruire delle proprie ferie estive, riapriranno al pubblico il 15 di settembre così come comunicato dalla circolare del presidente del tribunale di Pescara a tutti gli addetti ai lavori.

Durante questo periodo, tutte le pratiche civili urgenti non soggette a sospensione feriale relative alle due sezioni periferiche devono essere iscritte e trattate nella sede centrale e tutti gli altri atti in materia civile (comprese le iscrizioni a ruolo) possono essere depositati sempre nella sede di Pescara che ne curerà la trasmissione alle sezioni competenti decentrate per i successivi adempimenti.

Un provvedimento che non è nuovo nella storia del polo giudiziario vestino, dove sono ospitati gli uffici della sezione penale, di quella civile e del giudice di pace. Chiusure programmate si sono verificate anche in altri periodi dell'anno, quando le poche unità del personale in organico sono venute meno per ferie o altre motivazioni. Ma una chiusura così lunga, in questa particolare fase di riorganizzazione del comparto della giustizia, uno dei più penalizzati dalla spending review del governo Monti, non fa ben sperare i cittadini che vedono ridursi al lumicino le speranze di salvare lo storico presidio che rischia la definitiva cancellazione dalla geografia giudiziaria nazionale. Con il decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie il ministro Paola Severino ha dato attuazione alla delega al Governo attribuita dalla legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148/2011 approvata dal precedente esecutivo. Lo schema di decreto legislativo prevede la riduzione e l’accorpamento di 37 tribunali e di 38 procure; la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate di tribunale e le sedi dei giudici di pace. L'Abruzzo quindi perde i suoi tribunali minori, (Lanciano, Vasto, Sulmona, Avezzano) e le sezioni distaccate dei tribunali (Ortona, Giulianova, Atri, San Valentino, Penne e Atessa), con trasferimento di tutto il personale ai tribunali di L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo.

Qualche possibilità di salvezza tuttavia sembra ancora esserci per l'ufficio pennese del giudice di pace. La commissione Giustizia del Senato, lo scorso 26 giugno, ha discusso dell'emendamento al ddl 3039 che prevedeva la riorganizzazione e il riordino del ruolo e delle funzioni della magistratura onoraria. Nella proposta di rettifica di legge per il mantenimento di alcuni uffici del giudice di pace con specifiche caratteristiche territoriali era stata avanzata anche la candidatura di Penne al pari di altre sedi abruzzesi come Atri, Giulianova, Ortona e Gissi. Da un primo elenco, a cui manca però l'ufficialità, pubblicato sempre a giugno sul sito nazionale dell'Oua (Organismo unitario dell'avvocatura), con la dicitura "tabella A - articolo 1, comma 1", risulterebbe che Penne è l'unica sede periferica pescarese a essersi salvata.

Claudia Ficcaglia

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