Trivelle davanti alla costa, il progetto è ancora aperto a Francavilla

29 Settembre 2016

L’ambientalista De Sanctis: il ministero non ha bocciato le estrazioni. Scatta la diffida per chiudere il procedimento: vietate le piattaforme entro 12 miglia

FRANCAVILLA. Il rischio di una piattaforma petrolifera davanti alla costa di Francavilla non è scongiurato. Lo denuncia l’ambientalista Augusto De Sanctis, presidente della Stazione ornitologica abruzzese onlus, che ha inviato una diffida al ministero dell’Ambiente. Il progetto contestato è il noto Elsa 2, un intervento che prevede la perforazione di un pozzo esplorativo a 3,5 miglia dalla spiaggia cittadina. Il procedimento risulta ancora aperto anche se la legge di stabilità 2016 ha introdotto un divieto ai progetti di ricerca ed estrazione di idrocarburi all’interno della fascia delle 12 miglia. «Al momento dell’entrata in vigore della legge», spiega De Sanctis, «Elsa 2 aveva avuto il parere favorevole della commissione Via nazionale ma il decreto non era stato ancora emanato. Non si comprende, quindi, come mai il ministero, a quasi dieci mesi dal varo della legge, tenga surrettiziamente aperto il procedimento di Valutazione di impatto ambientale avviato nel 2014 dalla società Petroceltic. Risultano violati tutti i termini temporali per l’iter di una Via dettati dal decreto legislativo 152/2006».

Nella diffida inviata al ministero per bocciare definitivamente il progetto, De Sanctis scrive: «Non vorremmo che si ripeta quanto accaduto precedentemente con la procedura del progetto Ombrina mare quando il ministero per quasi due anni (dal 2010 al 2012) mantenne aperto in maniera abnorme un procedimento che doveva essere chiuso». De Sanctis sottolinea: «Il ministero non è nuovo a situazioni opache che è un eufemismo definire poco ortodosse; tra il 2010 e il 2012 non chiuse il procedimento di Ombrina nonostante il decreto Prestigiacomo. Abbiamo quindi inviato una nota affinchè sia emanato il decreto di diniego in considerazione della legislazione entrata in vigore nel frattempo». La diffida recita: «Con la presente si diffida il ministero ad emanare senza altro indugio il decreto negativo sulla compatibilità ambientale del progetto e/o a disporre l’archiviazione del progetto che risulta in chiaro contrasto con la normativa in materia di tutela del mare».

La Soa lancia un appello anche alla Regione: «Chiediamo alla Regione Abruzzo un intervento puntuale sul ministero affinchè la pratica si chiuda immediatamente».

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