«Troppi danni per gli skateboard»

Blasioli: per questo sport vengono utilizzate piazze e fontane, serve un luogo idoneo

PESCARA. A Pescara non ci sono più piste per gli skate board. Quello realizzato diversi anni fa ai Gesuiti è diventato impraticabile. E gli appassionati di skate hanno scelto altre destinazioni per praticare il loro sport preferito: piazza Garibaldi, la Madonnina e la fontana della rotonda Paolucci, sulla riviera. Ma questi siti, non essendo idonei, vengono danneggiati. A farlo presente è il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli, che ha condotto un’indagine su questo problema.

«Non tutti a Pescara conoscono il monumento di piazza Garibaldi», afferma Blasioli, «a molti è noto come il monumento ai caduti della città di Pescara, ma in realtà è il monumento della guerra e della ricostruzione, realizzato da Pietro Cascella nel 1989. A fianco vi è una lapide, quasi del tutto sbiadita». «Sarebbe importante che la città lo conoscesse», sostiene, «ma prima di tutto è importante la sua tutela che attualmente manca. Tutti sanno come il monumento, ma anche lo spiazzo della Madonnina e la fontana della vecchia rotonda Paolucci, sono preda di skaters, che li utilizzano per fare sport, in mancanza di altri spazi». «Gli skaters preferiscono luoghi con superfici lisce e con scalini», fa presente, «chi si avvicina al monumento di piazza Garibaldi nota i segni degli skaters e la stessa cosa si nota alla rotonda Paolucci e alla Madonnina». «Ma è a piazza Garibaldi che, più di altrove, è sorto il contrasto che si trascina avanti da un decennio e che è sentito molto di più per la presenza delle abitazioni nelle immediate vicinanze».

«È evidente che lo sport praticato e la quiete e il decoro di quel monumento siano di fatto incompatibili tra loro», sottolinea Blasioli, «ma non ritengo giusto affrontare il problema schierandosi dall’uno o dall’altra parte. La questione va affrontata favorendo entrambi ed è per questo che all’assessore allo sport Giuliano Diodati chiedo di trovare uno spazio che possa essere dedicato allo skateboard, ma anche a sport affini come i pattinatori». «In passato», conclude, «la nostra città aveva cercato di affrontare il problema realizzando un vero skatepark all’interno del complesso sportivo dei Gesuiti , ma la scelta di collocarlo vicino a delle abitazioni lo ha di fatti reso inservibile. E’ accaduto, infatti, che i vicini hanno fatto causa al Comune e il Comune ha preferito arrivare ad una transazione che prevedeva la chiusura dello spazio».

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