Tuffo nel mare gelido dopo 10 chilometri di corsa

In 150 corrono sulla riviera per ricordare Straccia e i podisti De Flaviis e D’Amario Il racconto di Schiazza e Pulsoni: «Noi, sempre pronti ad allenarci»

PESCARA. Di corsa per 10 chilometri e, poi, un tuffo nel mare gelido. All’appuntamento lanciato dall’associazione Manoppello Sogeda – «Un allenamento collettivo» dalla Madonnina al porto turistico passando sul ponte del Mare e poi all’indietro fino alle Naiadi e ancora alla Madonnina – si sono presentati in 150 per ricordare Roberto Straccia, lo studente di 24 anni scomparso da Pescara il 14 dicembre dell’anno scorso e ritrovato morto a Bari tre settimane dopo, e i podisti pescaresi Piero De Flaviis e Renato D’Amario. Una ventina di loro ha sfidato l’acqua fredda tuffandosi come se fosse agosto: «Un grazie di cuore a tutti gli atleti e società abruzzesi che hanno partecipato al raduno podistico e di solidarietà», hanno detto Franco Schiazza e Marcello Pulsoni. «De Flaviis aveva la nostra stessa passione per la corsa, si allenava quasi sempre lungo la riviera nord come tanti di noi, purtroppo è scomparso prematuramente a soli 45 anni», hanno raccontato i podisti che si sono fermati per un minuto di raccoglimento al quarto chilometro del lungomare, il punto in cui De Flaviis si incontrava con gli amici della Fit Program Pescara per gli allenamenti. «D’Amario, che ci ha abbandonato a 66 anni, era uno dei fondatori del podismo abruzzese, grande scopritore di campioni», hanno assicurato gli organizzatori del raduno, «un uomo dalle doti umane eccezionali. Straccia? È scomparso mentre andava a correre: nessuno di noi crede che si sia ucciso».

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