Ultrà ucciso, caccia ai rom nella sala bingo di Montesilvano

In 20 col volto coperto hanno fatto irruzione nella sala, in genere frequentata dalla comunità nomade. Ma la spedizione punitiva non riesce: gli zingari sono spariti dopo l'omicidio di Domenico Rigante
MONTESILVANO. Circa venti persone, con i volti coperti, alle 2 e mezza di ieri notte hanno fatto irruzione nella sala bingo Orione di Montesilvano. Una spedizione punitiva a caccia dei rom che è finita con un nulla di fatto solo perchè gli zingari, che solitamente frequentano questo tipo di sale da gioco, da quattro giorni sono spariti, dopo l'omicidio delll'ultrà biancazzurro Domenico Rigante e dopo l'arresto del rom Massimo Ciarelli. All'interno del Bingo c'erano circa una trentina di persone. Il gruppo, che presumibilmente nascondeva delle mazze sotto i giubbotti, è piombato nel locale chiedendo degli zingari. Quindi, non trovandoli, hanno chiesto scusa e sono fuggiti. Sull'episodio indagano i carabinieri arrivati sul posto subito dopo. Decisivo, ai fini delle indagini potrebbe essere il video ripreso dalle telecamere a circuito chiuso del Bingo. Dopo quest'episodio, le forze dell'ordine hanno rafforzato i servizi di controllo anche davanti al Bingo di Pescara, in via Michelangelo.
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