Una duna più piccola per la riviera sud

Il Comune svela il nuovo progetto per il lungomare: l’altezza della collina scende a 5 metri, il tunnel non sarà in cemento

PESCARA. Il lungomare di Porta Nuova come un grande giardino pieno di fiori. Una duna più piccola, rispetto a quella prevista inizialmente all’altezza dell’ex camping, consentirà ai pedoni di raggiungere il mare direttamente dalla Pineta dannunziana, senza dover attraversare la strada. Sotto la collinetta ci sarà un tunnel di 30 metri per il passaggio delle auto: non di cemento armato, ma di materiali ecocompatibili. Ecco le immagini realizzate al computer (pubblicate qui a fianco) di come dovrebbe diventare la riviera sud. Il Centro è in grado di svelare il nuovo progetto del secondo lotto che l’amministrazione comunale ha realizzato con la speranza di porre fine alle numerose contestazioni dei residenti. La precedente proposta è stata ritirata dopo le proteste di un comitato cittadino e la raccolta di 1.600 firme di pescaresi contrari a questo intervento.

Ma ora il progetto è stato modificato: la duna non sarà più alta 8 metri e mezzo, come previsto all’inizio, ma 5 metri. In questo modo, non dovrebbe essere più coperta la visuale del mare e della spiaggia. Altre correzioni riguardano il tunnel che sarà in parte interrato e in parte in superficie, separando così in maniera netta il percorso delle auto da quello destinato ai pedoni e alle biciclette.

«Si tratta di una soluzione innovativa, caratteristica e straordinaria», assicura il vice sindaco e l’assessore alla riqualificazione urbana Berardino Fiorilli.

Insomma, sarà un intervento più leggero rispetto a quello previsto nel progetto precedente, che ha tanto spaventato i residenti.

Le contestazioni mosse dal comitato cittadino Riviera sud si sono concentrate sino ad oggi sulla duna e sul tunnel, definiti opere troppo impattanti. Innanzitutto, per l’altezza della collina e poi per la galleria che, a detta del comitato, dovrebbe essere lunga 90 metri, di cui 30 coperti.

«Non ci saranno trafori o tunnel di montagna», spiega invece l’assessore, «e la duna, chiamata in gergo tecnico estradosso sovrappasso, adesso è stata abbassata a 5 metri di altezza, che non si svilupperanno tutti in superficie, ma con un interramento di una quota stradale».

Sotto la duna ci passeranno i veicoli. «Non ci saranno mura in cemento armato a sostenere la realizzazione del sovrappasso», fa presente Fiorilli, «ma un sistema di contenimento flessibile naturalistico, cioè la terra armata. Inoltre, l’intera superficie sarà resa omogenea a quanto già realizzato tramite la scelta ricercata dei materiali».

La duna sarà ricoperta interamente di verde e di fiori e creerà un collegamento tra la riserva naturale Pineta dannunziana e il mare. «Nascerà un passaggio naturale dall’erba alla sabbia», afferma Fiorilli, «rendendo permeabile la riserva stessa, si creerà lo stesso orizzonte delle cartoline della vecchia Pescara, quando la pineta si spingeva sino all’arenile. E dalla spiaggia sarà visibile un orizzonte completamente verde e colorato, un’immersione nella natura». La spesa prevista di un milione 400mila euro non dovrebbe cambiare con il nuovo progetto.

Progetto, tra l’altro, già approvato dalla giunta e che ha ricevuto il parere favorevole della sovrintendenza.

«Ora lo presenteremo alla città», avverte l’assessore, «illustrando nei dettagli le planimetrie, con le misure reali di quanto intendiamo realizzare su un tratto del lungomare di Porta Nuova».

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