Una vittoria per Di Francesco

Tutti ad abbracciare il tecnico in lutto per la morte del nipote
PESCARA. Il gol, l'esultanza e la corsa verso la panchina. Prima Sansovini e poi tutti gli altri giocatori. Corre come un forsennato anche Pinna. Tutti abbracciano Eusebio Di Francesco. Quel gol di Sansovini è tutto per lui. I biancazzurri ci tenevano a vincere. Per la classifica, per lo spirito, ma anche per regalare un sorriso al triste Eusebio, che una settimana fa ha perso il nipote Riccardo. Anche la curva nord ha ricordato con uno striscione e con tanti applausi il giovane ragazzo, deceduto in un incidente stradale. Di Francesco, però, è ancora scosso e preferisce rimanere in silenzio.
In sala stampa manda il vice, Francesco Tomei. «La cosa più bella della partita penso che sia stata l'abbraccio della squadra al mister. Questo è un gruppo con dei valori umani molto importanti». Il vice di Di Francesco, poi, analizza la partita. «L'avevamo preparata bene in settimana, lavorando parecchio sulle seconde palle. Anche sull'aspetto mentale, perché sapevano che incontravamo una squadra aggressiva. Siamo partiti un po' contratti, ma poi ci siamo sciolti, interpretando una grande partita». E aggiunge: «Pure chi è entrato dalla panchina ha avuto un grande impatto, come Giacomelli e Petterini che hanno fatto molto bene».
Il Varese non si è presentato in sala stampa, lasciando campo solo al segretario che dice: «Ci sentiamo danneggiati dall'arbitraggio e quindi preferiamo non rilasciare dichiarazioni».
Bocche cucite in casa Varese, ma il parapiglia finale non è stato un bello spot. Al triplice fischio, infatti, un imbufalito Ebagua (un ex) è stato portato negli spogliatoi di forza per evitare contatti con Damiano Zanon, ma anche con altri giocatori del Pescara.
Un finale peggiore non poteva esserci. Insulti e molta tensione anche nel tunnel che porta agli spogliatoi. Gli animi si sono surriscaldati parecchio, anche per un presunto colpo inferto a Danilo Soddimo.
«Il Varese recrimina? Preferiamo non parlare degli arbitri. A me piace parlare del campo e non della direzione di gara», ha concluso Tomei.
Di tutt'altro avviso il presidente Peppe De Cecco: «Il Varese danneggiato dall'arbitraggio? Se c'è stata una squadra danneggiata è il Pescara. L'arbitro su alcuni episodi non ha visto delle cose. Delle punizioni non date, una tirata di maglia su Giacomelli e l'arbitro era lì vicino. Ho visto un Varese carico, ma ha incontrato un grande Pescara. La mossa di far entrare Petterini è stata importante. Eusebio ha avuto una grande intuizione arginando bene il centrocampo del Varese».
Il numero uno del Delfino è davvero contento.
«Questa squadra mi è piaciuta molto e la vittoria è tutta meritata». Sui singoli è molto preciso. «Giacomelli è un talento, come lo è il nostro giovane Capuano che ha una sicurezza in campo molto importante. Sono due ottimi giocatori. Anche Diamoutene mi è piaciuto parecchio: è di una categoria superiore».
Squadra unita e concentrata con Pinna che prende a calci Mengoni per calmarlo. «E' un motivatore, che da molta sicurezza alla squadra», dice Peppe De Cecco, che conclude: «C'è stata un po' di tensione alla fine, ma per fare arrabbiare anche Zucchini (il team manager biancazzurro, ndc) ci vuole parecchio, calcolando che lui è una persona molto calma. A fine partita qualcuno del Varese ha davvero esagerato».
In sala stampa manda il vice, Francesco Tomei. «La cosa più bella della partita penso che sia stata l'abbraccio della squadra al mister. Questo è un gruppo con dei valori umani molto importanti». Il vice di Di Francesco, poi, analizza la partita. «L'avevamo preparata bene in settimana, lavorando parecchio sulle seconde palle. Anche sull'aspetto mentale, perché sapevano che incontravamo una squadra aggressiva. Siamo partiti un po' contratti, ma poi ci siamo sciolti, interpretando una grande partita». E aggiunge: «Pure chi è entrato dalla panchina ha avuto un grande impatto, come Giacomelli e Petterini che hanno fatto molto bene».
Il Varese non si è presentato in sala stampa, lasciando campo solo al segretario che dice: «Ci sentiamo danneggiati dall'arbitraggio e quindi preferiamo non rilasciare dichiarazioni».
Bocche cucite in casa Varese, ma il parapiglia finale non è stato un bello spot. Al triplice fischio, infatti, un imbufalito Ebagua (un ex) è stato portato negli spogliatoi di forza per evitare contatti con Damiano Zanon, ma anche con altri giocatori del Pescara.
Un finale peggiore non poteva esserci. Insulti e molta tensione anche nel tunnel che porta agli spogliatoi. Gli animi si sono surriscaldati parecchio, anche per un presunto colpo inferto a Danilo Soddimo.
«Il Varese recrimina? Preferiamo non parlare degli arbitri. A me piace parlare del campo e non della direzione di gara», ha concluso Tomei.
Di tutt'altro avviso il presidente Peppe De Cecco: «Il Varese danneggiato dall'arbitraggio? Se c'è stata una squadra danneggiata è il Pescara. L'arbitro su alcuni episodi non ha visto delle cose. Delle punizioni non date, una tirata di maglia su Giacomelli e l'arbitro era lì vicino. Ho visto un Varese carico, ma ha incontrato un grande Pescara. La mossa di far entrare Petterini è stata importante. Eusebio ha avuto una grande intuizione arginando bene il centrocampo del Varese».
Il numero uno del Delfino è davvero contento.
«Questa squadra mi è piaciuta molto e la vittoria è tutta meritata». Sui singoli è molto preciso. «Giacomelli è un talento, come lo è il nostro giovane Capuano che ha una sicurezza in campo molto importante. Sono due ottimi giocatori. Anche Diamoutene mi è piaciuto parecchio: è di una categoria superiore».
Squadra unita e concentrata con Pinna che prende a calci Mengoni per calmarlo. «E' un motivatore, che da molta sicurezza alla squadra», dice Peppe De Cecco, che conclude: «C'è stata un po' di tensione alla fine, ma per fare arrabbiare anche Zucchini (il team manager biancazzurro, ndc) ci vuole parecchio, calcolando che lui è una persona molto calma. A fine partita qualcuno del Varese ha davvero esagerato».
© RIPRODUZIONE RISERVATA