MONTESILVANO

Usura ed estorsione, arrestato un 38enne montesilvanese

La vittima è un imprenditore teramano. Nell'inchiesta altri 6 indagati, scatta anche un sequestro preventivo da 350mila euro

MONTESILVANO. Presta soldi con tassi di interesse che vanno fino al 400% all’anno e quando la vittima non riesce a pagare seguono minacce ed estorsione.

Con le accuse di usura ed estorsione finisce in cella un 38enne di Montesilvano. 

Nell’inchiesta altri sei indagati. E scatta anche il sequestro preventivo per 350mila euro nei confronti del 38enne e di altri tre indagati. 

L’operazione parte alle prime ore dell’alba: i carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo, insieme a quelli della Compagnia di Montesilvano, vanno a casa di C.E. per notificargli una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pescara su richiesta della Procura.

L’uomo è accusato di aver posto in essere una serie di attività usurarie ed estorsive a danno di un imprenditore teramano, venutosi a trovare in gravi difficoltà economiche e finanziarie. A fronte di iniziali prestiti con tassi d’interesse esorbitanti (dal 100% al 400% annuo) e quando la vittima si è trovata nell’oggettiva impossibilità di rispettare le scadenze imposte, il 38enne ha fatto seguire una serie di azioni minacciose ed estorsive, tese a fiaccare definitivamente le resistenze dell’imprenditore. 

Si è persino fatto assumere formalmente ma fittiziamente, dicono i carabinieri, nella sua azienda, non solo percependo lo stipendio ma anche falsamente attestando all’autorità giudiziaria la posizione lavorativa al fine di ottenere la concessione di misure alternative alla detenzione in carcere in relazione a precedente condanna.

Insieme al 38enne risultano indagati a vari titolo altri sei, residenti nelle provincie di Pescara, Teramo e Milano, nei confronti dei quali i pubblici ministeri titolari dell’indagine, Andrea Papalia e Benedetta Salvatore, hanno disposto perquisizioni domiciliari.

E' stato inoltre disposto il sequestro preventivo nei confronti del 38enne e di altri tre indagati, delle disponibilità liquide, che sarebbero profitto diretto del reato di usura per un ammontare complessivo di oltre 350.000 euro.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari: seguirà ora l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza  dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.