Vecchie multe, stangata per 34mila

17 Marzo 2014

Il Comune invia gli avvisi per le contravvenzioni non pagate con tanto di sanzioni

PESCARA. Il Comune fa partire la riscossione coattiva delle vecchie contravvenzioni non pagate. Si tratta di tre anni di multe non pagate. Ora scattano i ruoli per recuperare un milione 630mila euro complessivi, di cui un milione 400mila euro per violazioni al Codice della strada, 230mila euro per violazioni della normativa in materia di commercio, queste ultime accertate però in un arco temporale più lungo, tra il 2006 e il 2012.

Sono ben 32.518 le contravvenzioni stradali rimaste insolute, 1.845 quelle per il commercio.

«L'emissione dei ruoli di riscossione coattiva», spiega l'assessore alla polizia municipale Gianni Santilli, «rappresenta, inevitabilmente, l'ultima spiaggia là dove neanche il mini-condono deliberato in consiglio comunale un anno fa circa, è riuscito a convincere i più irriducibili a ottemperare al pagamento delle sanzioni rimaste in sospeso. Un mini-condono con il quale, in sostanza, consentivamo all'utente di pagare, anche se dopo anni, solo l'importo originario della multa e un minimo aggio alla Soget, eliminando però le sanzioni accessorie, spese di spedizione ed eventuali interessi». «A questo punto», afferma, «occorre passare ai ruoli per recuperare somme che comunque non sono ancora andate in prescrizione».

Il Comune partirà con i ruoli inerenti le multe comminate per violazioni al Codice della strada: già nel corso del 2013 si è provveduto a inviare una pioggia di solleciti di pagamento pre-ruolo, solleciti che comunque hanno permesso all’ente di chiudere alcune pratiche con una scrematura sostanziosa degli introiti da ruolo per il 2012. A oggi sono rimaste insolute però ancora 32.518 sanzioni, comminate dalla polizia municipale tra il 2009 e il 2012, che determinerebbero un flusso di cassa ipotetico pari a 2 milioni 937mila euro. «Tuttavia alla luce dell'esperienza passata», avverte Santilli, «occorre affrontare il problema del rapporto tra gli accertamenti delle sanzioni amministrative e gli effettivi incassi che si realizzano poi per l'ente e il principio di prudenza amministrativa conduce a considerare la necessità di valutare il differenziale tra l'accertato e il riscosso effettivo». Stessa procedura verrà adottata per il recupero delle multe emesse tra il 2006 e il 2012 nel settore commercio. Sanzioni che riguardano casi di abusivismo ambulante, dunque sanzioni comminate nei mercati o anche tra gli esercizi commerciali per il mancato rispetto della normativa sui saldi, o sulle svendite fuori stagione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA