LA DISCARICA

"Veleni di Bussi, una piazza per l'assessore scomodo"

A 10 anni dalla scoperta della discarica Tre Monti, un politico chiede di celebrare la figura dell'assessore Giovanni Contratti di Pescara che nel 1972 lanciò il primo allarme sull'inquinamento e poi fu zittito

PESCARA. Una strada o una piazza in memoria di Giovanni Contratti, l'assessore comunale di Pescara che nel 1972 denunciò per primo l'inquinamento di Bussi e si ritrovò a combattere una battaglia da solo contro tutti. Quella di Contratti, un personaggio riscoperto dalla procura di Pescara, fu l'unica voce di denuncia: "Un piccolo grande uomo", "un assessore scomodo per Montedison", "una voce nel deserto", così i pm di Pescara Anna Rita Mantini e Giuseppe Bellelli hanno definito Contratti. Una voce che, però, fu messa in silenzio nel giro di poco tempo e Contratti morì nel silenzio delle istituzioni. Adesso, a 10 anni dalla (ri)scoperta della discarica Tre Monti, a chiedere di cancellare l'oblio dalla figura dell'assessore scomodo è Marina Febo, consigliera comunale di Spoltore che lancia la proposta di "dedicare una strada o una piazza importante di Spoltore a Giovanni Contratti".

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Questa la motivazione secondo la consigliera Febo: "Quale amministratore modello per il grande senso di responsabilità dimostrata, poiché nelle vesti di assessore all’igiene e alla sanità del Comune di Pescara, nel 1972 ebbe il coraggio di denunciare l’inquinamento a Bussi del Tirino". Per dirla con le parole dei pm Mantini e Bellelli, Contratti non fu mai un servile: "Non sappiamo che viso avesse", recita una memoria presentata durante il processo di primo grado in Corte d’Assise a Chieti, "ma Contratti osò sfidare il colosso Montedison in nome di tutti e per il bene di tutti, intimando di dissotterrare i veleni di Tre Monti proprio perché c’era il pericolo che i veleni scendessero nelle falde acquifere. Montedison finse di promettere di dissotterrare i rifiuti e di portarli altrove, ma non ci pensava neppure". Il risultato è che i rifiuti, riscoperti dalla forestale nel 2007, sono ancora lì e la bonifica non è ancora una certezza.

Se non fosse per la procura pescarese, Contratti sarebbe ancora uno sconosciuto. Non lo è di certo per gli ambientalisti del Forum H2O che dicono: "Proprio per far risaltare l'inerzia di troppi amministratori pubblici, vogliamo ricordare l'assessore del Comune di Pescara Giovanni Contratti, l'unico amministratore che veramente si diede da fare, in tempi che dovevano risultare ben diversi rispetto ad oggi dal punto di vista della sensibilità ambientale. Nel lontano 1972 denunciò pubblicamente l'inquinamento del fiume che arrivava fino a Pescara. Appare incredibile che la Val Pescara e tutti i comuni che oggi soffrono per l'inquinamento causato dalla chimica a Bussi e Piano d'Orta, a partire da Pescara, non ricordino ufficialmente con una strada, con una targa, con un premio o anche con un solo comunicato una delle poche persone che mantenne la schiena dritta davanti a un colosso. Lo facciamo, perché non dimentichiamo".

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E Febo è la prima esponente della politica abruzzese a chiedere un riconoscimento per Contratti. Dopo le 10 condanne in Corte d'Assise d'Appello all'Aquila, la consigliera è autrice di una mozione che approderà in consiglio comunale a Spoltore, città che ha ottenuto una provvisionale di 25 mila euro per l'acqua contaminata dai veleni di Bussi. Una mozione che solleva anche un altro caso: Febo "ritiene urgente e improcrastinabile ottenere la bonifica dei territori inquinati e richiede con forza alla Provincia di Pescara di procedere, senza ulteriore indugio, all’individuazione amministrativa dei responsabili della contaminazione". Finora, infatti, nonostante le richieste ufficiali del ministero dell'Ambiente, la Provincia non ha individuato "i responsabili della contaminazione". Si tratta, invece, di un atto decisivo perché influisce sul pagamento della bonifica dei terreni inquinati.

Febo "sollecita la Regione Abruzzo a richiedere uno studio epidemiologico all’Istituto Superiore di Sanità, per la valutazione dei danni alla salute dei cittadini spoltoresi e dei territori inquinati, come pure la messa in opera del Registro dei tumori e di altre malattie connesse all’esposizione ad inquinanti, studio che deve essere partecipato e trasparente con costante intervento di associazioni e movimenti alle varie fasi dello studio". Su questo, la Regione ha già compiuto un passo: la prima riunione con gli esperti dell'Iss è stata già svolta. (p.l.)