domani le prime prove

Via al concorso per dirigente ma per il Pd è illegittimo

PESCARA. Partiranno domani le prime prove del concorso del Comune per la copertura di un posto a tempo indeterminato di dirigente amministrativo. Ben 164 i candidati ammessi, 4 gli ammessi con...

PESCARA. Partiranno domani le prime prove del concorso del Comune per la copertura di un posto a tempo indeterminato di dirigente amministrativo. Ben 164 i candidati ammessi, 4 gli ammessi con riserva, 9 gli esclusi per assenza dei requisiti necessari per partecipare al concorso o per invio delle domande fuori termine. Le prove scritte si concluderanno mercoledì prossimo e si svolgeranno all'Aurum, a partire dalle 8,30.

Nei mesi scorsi», ha spiegato l'assessore Antonelli, «l'amministrazione comunale ha espletato tutte le procedure per l'eventuale mobilità volontaria in ingresso al Comune, al fine di garantire la copertura di un posto da dirigente amministrativo. Visto l'esito negativo della procedura, abbiamo deciso di indire il concorso pubblico.

La prima prova scritta prevede la redazione di un elaborato a carattere teorico che verterà su Diritto costituzionale, amministrativo e ordinamento degli enti locali. La seconda prova scritta, sarà volta a verificare, attraverso la redazione di atti, la capacità dei candidati di affrontare casi, temi e problemi tipici della dirigenza. Nelle prossime settimane si svolgerà infine la prova orale, che approfondirà le materie dei procedimenti amministrativi, organizzazione e funzionamento degli uffici e servizi, elementi di Diritto penale, Testo unico, Codice dei contratti e contabilità e controllo di gestione. Al dirigente assunto verrà garantito uno stipendio tabellare per la qualifica dirigenziale, ossia 43mila euro all’anno, comprensivo della tredicesima mensilità; una retribuzione di posizione annua da un minimo di 11mila euro a un massimo di 44mila, a seconda dell'incarico dirigenziale attribuito; infine, la retribuzione di risultato.

Ma su questo concorso divampa la polemica. «Una carrellata di illegittimità e conflitti di interesse è alla base del concorso per un posto di dirigente amministrativo», hanno detto i consiglieri del Pd Enzo Del Vecchio e Camillo D’Angelo, «l'attuale dirigente del settore personale si astiene preventivamente dal firmare tutti i provvedimenti riguardanti il concorso da dirigente, poiché interessata a partecipare alle selezioni per quello stesso posto come concorrente e le relative incombenze vengono delegate ad un suo subordinato privo della qualifica dirigenziale, nonostante per quelle funzioni necessiterebbe personale in possesso della funzione apicale dirigenziale». «Di più», hanno aggiunto, «il funzionario delegato, che per legge non può presiedere le Commissioni concorsuali, per la figura di dirigente risulta addirittura essere il soggetto che individua, nomina e sostituisce i componenti della Commissione esaminatrice».

©RIPRODUZIONE RISERVATA