Montesilvano, Forconi: «No alle ronde, sì al controllo di vicinato»

Il consigliere comunale ai residenti del retropineta dopo i furti nelle case: «Servono sicurezza e legalità»
MONTESILVANO. No alle ronde, sì al controllo di vicinato. All’indomani della segnalazione arrivata dal quartiere del retropineta dove i residenti si stanno organizzando per contrastare l’ondata di furti in appartamento registrata nelle ultime settimane, a intervenire è il consigliere con delega alla sicurezza Marco Forconi. «Le ronde non sono la soluzione e non lo sono mai state e la sicurezza non si improvvisa né si fa a colpi di dichiarazioni muscolari: si governa con strumenti seri, legali e coordinati», commenta. «Dal prossimo anno partirà il controllo di vicinato, un modello riconosciuto dallo Stato, basato su collaborazione tra cittadini, forze dell'ordine e amministrazione, non su iniziative estemporanee che rischiano solo di creare tensioni e problemi di ordine pubblico. Detto questo, non prendiamoci in giro: la situazione che viviamo oggi è anche il frutto di anni di confini nazionali lasciati spalancati e di una politica permissivista sull'immigrazione portata avanti dai governi di centrosinistra, che hanno scaricato sui territori locali problemi enormi senza dare strumenti adeguati per gestirli».
Il consigliere ricorda poi come il tema della sicurezza non riguardi solo Montesilvano, ma tutta l’area Vestina. «I carabinieri stanno coprendo un territorio vastissimo, con risorse limitate, e nonostante questo garantiscono una presenza costante», sottolinea. «A supporto, da gennaio arriveranno altri 7 agenti di polizia municipale, rafforzando il presidio del territorio». L’amministrazione comunale di Montesilvano, inoltre, sta ripristinando e riprogettando l’intero sistema di videosorveglianza, «con una nuova infrastruttura moderna ed efficiente», anticipa Forconi, «perché la prevenzione si fa con controllo, tecnologia e coordinamento, non con slogan. Chi davvero ha a cuore la sicurezza dei cittadini lavori sulle soluzioni, non alimenti paure né scorciatoie inutili». Secondo il consigliere di Fratelli d’Italia, dunque, «lo Stato c'è, le istituzioni ci sono, e la sicurezza si costruisce con serietà, non con le ronde».
@RIPRODUZIONE RISERVATA

