LA PROTESTA

«Via De Amicis, la chiusura è illegittima»

PESCARA. «Dai primi di dicembre, la polizia municipale, dalle 17 alle 20 di sabato, domenica e giorni festivi, chiude al transito con una transenna via De Amicis, nel tratto, di circa 200 metri, che...

PESCARA. «Dai primi di dicembre, la polizia municipale, dalle 17 alle 20 di sabato, domenica e giorni festivi, chiude al transito con una transenna via De Amicis, nel tratto, di circa 200 metri, che va da via Battisti a viale Regina Margherita. La chiusura ha sollevato molte proteste, sia tra i commercianti che hanno la propria attività in quel piccolo tratto di strada, sia tra i residenti, compresi quelli del primo tratto di via Battisti, i quali non hanno mancato di fare le loro rimostranze ai vigili sia sul posto che per telefono, senza esito». A rivelarlo è Donato Fioriti, dell’associazione nazionale consumatori «Contribuenti italiani». «In effetti», spiega, «con la chiusura, seppur temporanea di quel piccolo tratto di via De Amicis, gli automobilisti in transito su via Battisti, residenti e non, sono costretti a proseguire diritto per arrivare, senza altra via di uscita, a ridosso della Ztl di piazza Muzii, ove finalmente possono girare a destra in via Quarto dei Mille. Ciò vuol dire finire con le macchine nel cuore della nuova movida di Pescara, ove, a ridosso dell’ora di cena, proprio all’incrocio tra via Quarto dei Mille, via Battisti e piazza Muzii, sostano, occupando strade e marciapiedi, decine di persone intente a bere e a parlare».

«Se il motivo è la tutela ecologica», aggiunge Fioriti, «forse sarebbe più logico chiudere al transito, allargando l’altra Ztl, via Battisti, nel tratto da via De Amicis a piazza Muzii, e non via De Amicis, nel solo tratto che va da via Battisti a viale Regina Margherita. Va poi considerato che la chiusura a tempo di Via De Amicis crea presumibilmente problemi ai lavoratori della Rai».

«La singolarità della vicenda», precisa l'avvocato Luigi Di Alberti, responsabile regionale del team legale dell'associazione, «è resa dal fatto che la suddetta chiusura non appare legittima».

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