Via le antenne da San Silvestro

Collina dichiarata «non idonea» dal ministero, impianti in mare

PESCARA. Le antenne, a San Silvestro, non possono più stare. Il quartiere collinare, che da anni ospita gli impianti radiotelevisivi, è stato dichiarato dal ministero per lo Sviluppo economico sito non idoneo per ospitare le parabole, e verrà escluso dal Piano nazionale sulle frequenze. E' il risultato dell'incontro, atteso da tempo e avvenuto ieri, tra l'amministrazione regionale, quella comunale, il ministero e l'università dell'Aquila a Roma, per andare incontro alle istanze dei residenti che più volte in passato hanno contestato la presenza delle antenne, ritenute dannose per la salute.

E così è stato. Gli impianti verranno delocalizzati in un sito che si definisce "offshore", ossia al largo, in mare. «San Silvestro non verrà inserito nel Pnaf in quanto destinato alla bonifica», spiega il sindaco Luigi Albore Mascia. Il prossimo passaggio sarà la comunicazione formale del presidente della Regione Gianni Chiodi al ministero per lo Sviluppo economico, a quello delle Telecomunicazioni e all'Agcom del sito alternativo, ossia la piattaforma off-shore in cui andranno trasferiti gli impianti radiotelevisivi. La comunicazione del presidente dovrà avvenire entro il 25 luglio. «Quello di ieri a Roma è stato un vertice in cui Comune e Regione hanno saputo far valere le proprie ragioni e difendere le istanze del territorio. Una decisione che ha suscitato la nostra piena soddisfazione».

Alla riunione romana hanno partecipato, oltre a Mascia e Chiodi, anche l'assessore regionale Mauro Di Dalmazio, il dirigente Antonio Sorgi, l'assessore all'Ambiente Isabella Del Trecco, gli avvocati Viola e Mazzarella, alcuni consiglieri regionali, il professor Fabio Graziosi dell'università dell'Aquila e i rappresentanti della Fondazione Bordoni.

La possibilità di uno spostamento degli impianti su una piattaforma in mare mette d'accordo residenti del quartiere e vertici politici ed è fondata su uno studio scientifico, effettuato dalla facoltà di Ingegneria dell'università dell'Aquila. «L'ipotesi presa in considerazione», spiega il primo cittadino, «non è quella di prendere ogni antenna oggi esistente e portarla offshore, ma piuttosto di razionalizzare al massimo gli impianti esistenti, renderli più efficienti e ottimizzare l'utilizzo della piattaforma».

Il comitato anti-antenne di San Silvestro resta in attesa: «Belle parole, ora aspettiamo che tutti questi propositi divengano concreti. Vogliamo vedere un progetto e avere delle date certe. Dopodiché, potremo esultare». La questione della delocalizzazione delle antenne di San Silvestro coinvolge due quartieri e due province. Quello collinare di Pescara e quello di Pretaro a Francavilla. Una protesta comune, scoppiata negli ultimi anni. La prima antenna a San Silvestro è arrivata nel 1952, segno di modernità e progresso. Dal presentimento, però, del danno provocato dalle radiazioni elettromagnetiche, i residenti hanno cominciato a sentirsi "cavie umane", e hanno costituito un'associazione per promuovere la delocalizzazione degli impianti su un sito idoneo e non residenziale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA