Viale Europa, salta la discussione Anche il sindaco abbandona l’aula

6 Novembre 2024

Consiglio comunale nel caos: manca l’elenco completo dei temi da affrontare, il Pd informa il prefetto  Presenti anche molti cittadini: scontro con De Martinis. L’opposizione: «È una mancanza di rispetto»

MONTESILVANO. La maggioranza abbandona l’aula, salta la discussione di mozioni e interrogazioni proposte dall’opposizione e il consiglio comunale si chiude tra le polemiche dei consiglieri rimasti e del nutrito pubblico intervenuto. È accaduto lunedì scorso in piazza Diaz dove, dopo la discussione di tutte le delibere previste all’ordine del giorno, era arrivato il momento di passare alla discussione delle mozioni e delle interrogazioni presentate dai diversi componenti della minoranza. Tra i diversi temi “caldi” da affrontare, anche la pedonalizzazione di viale Europa e la situazione del condominio Riviera 1 sul lungomare, sgomberato per un presunto rischio crollo nell’estate 2021.
Argomenti che, come raramente accade, avevano spinto i montesilvanesi a riempire la sala Santavenere per ascoltare il punto di vista degli amministratori. Attesa rivelatasi vana dal momento che, intorno alle 21, dopo una seduta di circa tre ore e una sospensione di mezz’ora, il consiglio comunale è stato chiuso per assenza del numero legale. Quando stava per iniziare la discussione della prima mozione in programma, infatti, il consigliere Feliciano D’Ignazio ha evidenziato che sull’ordine del giorno del consiglio comunale, infatti, mancava l’elenco completo dei temi in discussione. Per questa ragione, l’esponente di Forza Italia in Comune ha chiesto una sospensione utile ai gruppi consiliari per confrontarsi e comprendere gli orientamenti della maggioranza soprattutto in merito alle mozioni. La seduta del consiglio è stata, così, sospesa per circa mezz’ora ma, al momento dell’appello, a tornare in aula stati solo il presidente del consiglio Valter Cozzi, i consiglieri di opposizione e il consigliere della Lega, Ernesto De Vincentiis. Compreso che il sindaco e la sua maggioranza non sarebbero tornati sui loro scranni, il pubblico ha iniziato a chiamare il sindaco a gran voce per poi esplodere in un applauso dai toni decisamente polemici. «Molti dei presenti erano lì per ascoltare risposte e chiarimenti su questioni che toccano direttamente la loro vita quotidiana», commentano i consiglieri Luca Verrocchio (M5S), Manuela Natale (Pd) e Francesca Giuliani (D’Addazio sindaco).
Tra gli argomenti la cui discussione è stata rinviata anche il degrado del palazzo di via Lazio 61, il piano asfalti, l’assegnazione degli spazi negli impianti sportivi alle associazioni. «Con il suo abbandono, la maggioranza ha mostrato una chiara volontà di evitare il confronto, suscitando una forte reazione tra i cittadini che hanno manifestato il loro dissenso verso un’azione percepita come mancanza di rispetto verso la cittadinanza. Riteniamo si sia trattato di un gesto grave e antidemocratico, che calpesta non solo i diritti di chi siede all’opposizione ma, soprattutto, quelli dei cittadini». Alla luce di quanto accaduto, la consigliera Natale ha deciso di inviare una comunicazione al prefetto di Pescara.
«Il consigliere D’Ignazio, non volendo, ci ha servito un assist», rivela. «Proprio a seguito della sua dichiarazione in consiglio comunale, abbiamo chiesto al prefetto di richiamare il presidente, ai sensi dell’articolo 38 del Tuel, in quanto non è stata data compiuta e preventiva informazione ai consiglieri sull'ordine del giorno».