allarme inquinamento

Vietato mangiare le vongole fresche del litorale di Montesilvano

Ordinanza di Maragno dopo i test dello Zooprofilattico. Sopralluogo nella discarica dei veleni sul fiume Saline

MONTESILVANO. Vongole inquinate. Impossibile mangiarle fresche se sono pescate su tutto il tratto di mare cittadino, dai confini con Pescara a quelli di Città Sant’Angelo. A stabilirlo è un’ordinanza firmata dal sindaco, Francesco Maragno, che ha declassificato i molluschi bilvalvi raccolti sul litorale di Montesilvano da A a B (vietati per il consumo diretto). Dai test effettuati dall’istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, nell’ambito di un piano di monitoraggio disposto dalla Regione, le vongole segnalano infatti una presenza di valori fuori norma di Escherichia coli, che è l’ indicatore primario di contaminazione fecale.

leggi anche: Montesilvano, percolato nel fiume, sigilli alla discarica di Villa Carmine Gli uomini della Capitaneria di porto hanno sequestrato un'area di 21 mila metri quadrati di rifiuti e una chiazza di circa 500 metri di percolato sull'argine del fiume. Al commissario Orlando contestati i reati di inquinamento, danneggiamento ambientale e sversamento anomalo

Insomma, un’altra mazzata sulla qualità delle acque di balneazione dopo i sigilli apposti alla discarica di Villa Carmine dalla guardia costiera per le perdite di percolato che sfociano nel Saline. C’è da dire che l’allarme vongole è del tutto dissociato dal problema della discarica sul fiume. Resta il fatto che dopo le polemiche sulla Bandiera verde, riconosciuta ancora una Montesilvano per la buona qualità delle spiagge e dei servizi fuori dall’acqua, l’immagine della città turistica per famiglie e i bambini ne risulta in qualche modo incrinata.

Il provvedimento del sindaco sul consumo dei molluschi bivalvi è provvisorio, ma per ora vige il divieto di mangiare le vongole appena pescate e il prodotto pescato deve essere sottoposto al trattamento di un centro di depurazione certificato.

Intanto, non è finito l’allarme sul fronte della discarica di Villa Carmine dopo la scoperta di uno sversamento di percolato a pochi metri dal fiume Saline. Ieri, è stato eseguito un sopralluogo da parte di tecnici di Regione, Arta e Comune alla Capitaneria di porto di Pescara per verificare lo stato dei luoghi e attivare le misure necessarie per la messa in sicurezza della bomba ecologica dove dagli anni ’70 in avanti è stato conferito materiale di ogni genere.

«È stata fatta una ricognizione tecnica», dice il sindaco, «concentrata soprattutto sull’ argine e nell’alveo fluviale. Sono state rilevate situazioni che necessitano di ulteriori verifiche».

Per la messa in sicurezza della discarica e una risoluzione definitiva della criticità sono necessarie somme rilevanti, ora non disponibili nei bilanci comunali e regionali. Nell’immediato, si dovranno innanzitutto eliminare lIl percolato formate per lo sversamento del percolato.

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