Violenza su una ragazzina, due arresti

18 Settembre 2010

La vittima, 14 anni, salvata dai suoi amici. Minorenni anche gli aggressori

PESCARA. L'hanno salvata i suoi amichetti, rimasti fuori dal casolare in cui due ragazzi l'avevano costretta a entrare. «Ci sono i carabinieri, attenti», hanno urlato. E così i due aggressori hanno lasciato perdere la loro vittima, una ragazzina di 14 anni, e sono scappati via.

I carabinieri sono arrivati davvero, ma solo dopo mesi di indagini. E giovedì pomeriggio hanno arrestato due ragazzi di 15 e 16 anni, accusati di aver abusato di una ragazzina di 14 anni. Il fatto risale all'inizio dell'estate, ed è successo in un paese della Val Tavo.

La ragazzina era in giro per le strade del centro storico con alcuni coetanei. A un certo punto al gruppetto si è avvicinato un ragazzo che ha tentato un approccio con la quattordicenne. Lei ha rifiutato e lui è andato via, ma poco dopo è tornato con un amico. I due hanno preso la ragazzina e l'hanno costretta a entrare dentro il casolare e ad andare con loro nel garage, dove c'era un divano. Lì le hanno strappato i vestiti, si sono spogliati e l'hanno palpeggiata.

A salvare la ragazzina sono stati i suoi due amici che erano rimasti sulla strada. Anche se impauriti, i due hanno comunque avuto la forza di reagire e si sono messi a urlare.

«Arrivano i carabinieri, scappate, sbrigatevi», hanno gridato i due ragazzini. Gli aggressori a quel punto si sono spaventati, hanno lasciato andare la loro vittima e sono scappati.

La ragazzina, traumatizzata, non ha raccontato a nessuno quello che le era successo. Solo qualche tempo dopo la storia è arrivata all'orecchio degli psicologi dei servizi sociali che hanno parlato a lungo con la ragazzina e poi hanno allertato la Procura per i minorenni dell'Aquila.

I carabinieri della compagnia di Montesilvano, guidati dal capitano Enzo Marinelli, hanno avviato subito le indagini per trovare i responsabili della violenza. I militari hanno sentito i ragazzini che quel giorno erano con la vittima e sono arrivati a rintracciare i due stupratori. I ragazzi sono stati quindi arrestati su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale per i minori dell'Aquila. I due, accusati di violenza sessuale, sono stati portati nel carcere minorile di Casal del Marmo.

In paese, dopo che la notizia è finita su molti telegiornali nazionali, è partito un tam tam di telefonate tra gli abitanti, increduli. «In molti», racconta un residente, «mi hanno chiamato sconvolti chiedendomi cosa stava succedendo. Qui la gente crede che si possa stare tranquilli, perché è un centro piccolo. Ma i ragazzi vanno tenuti sotto controllo ugualmente. Quando sono in gruppo possono fare qualche ragazzata. O cose come questa, che una ragazzata non è».

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