Vola dalla finestra con il figlio: la donna muore, grave il bimbo

La madre 37enne abbraccia il piccolo di 7 anni e cade nel vuoto. L’ex marito: sono sconvolto
CELANO. Un’altra vita spezzata e un’altra famiglia distrutta dal dolore. Nemmeno ventiquattro ore dopo la strage di Tempera, l’Abruzzo si risveglia con una nuova tragedia. Mancano pochi minuti alle 8 quando Gemma Paris, madre di 37 anni, prende in braccio il figlio di 7 anni e si lancia dalla finestra della sua abitazione. Un volo di quasi cinque metri che non le dà scampo. Il figlio, invece, è rimasto ferito in modo grave ma non è in pericolo di vita. Il corpo della mamma che stringeva il piccolo tra le braccia ha attutito la caduta sul pavimento della terrazza sottostante. La comunità di Celano non riesce a spiegarsi quello che è accaduto e si interroga su una tragedia che ha segnato profondamente familiari e amici. Secondo i carabinieri, si sarebbe trattato di un gesto volontario. La giovane mamma, che lascia anche una bambina di 18 anni, era separata da diverso tempo e viveva nello stesso stabile con i genitori e i due figli. Sul caso indagano i carabinieri della locale stazione e le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Ugo Timpano, che ha già dato il nullaosta al rilascio della salma ai familiari, non ritenendo necessario l’esame autoptico. I funerali si terranno oggi alle 16.30 a Celano nella chiesa di Santa Maria Valleverde. Il bambino si trova ricoverato all’ospedale Bambino Gesù di Roma dove è stato trasportato dopo le prime cure al pronto soccorso del San Salvatore dell’Aquila.
LA TRAGEDIA
Si sarebbe consumata tra le 7 e le 8 di ieri mattina in via Fonte Grande, una strada nel centro storico del Comune. Secondo la ricostruzione a cui hanno lavorato i militari dell’Arma, coordinati dal comandante Pietro Finanza, la donna con il figlio sarebbe precipitata da una piccola finestra che si trova al terzo piano della palazzina, per poi finire su una terrazza, che fa da copertura del primo piano. Secondo quanto emerso dalla relazione degli investigatori, si tratta di un’altezza di circa 5 metri. A lanciare l’allarme sono stati due residenti. Sul posto sono arrivati i carabinieri che si sono trovati davanti agli occhi una scena straziante. Il bambino ha iniziato a piangere, mentre per la mamma non c’era oramai più niente da fare. I sanitari del 118 hanno constatato il decesso e hanno soccorso il bambino che è stato soccorso prima con un’ambulanza e poi trasportato in elisoccorso all’ospedale dell’Aquila. Per accelerare le procedure di soccorso è stato raggiunto direttamente dal luogo della caduta da un operatore sanitario che si è calato con il verricello. Sono arrivati anche i carabinieri di Collarmele, la polizia locale, i vigili del fuoco del distaccamento di Avezzano e la Protezione civile. Poco prima della tragedia la mamma, secondo quanto appreso, avrebbe telefonato alla figlia più grande intorno alle 6.50 dicendo di ricordare al padre di prendere alcuni documenti necessari.
CHI ERA
La 36enne, Gemma Elita Paris, faceva la barista e aveva lavorato in diversi locali della zona. Era stata anche volontaria della Misericordia. Aveva avuto un’infanzia difficile, ma era stata adottata da Graziella e Michele, che l’avevano amata e coccolata. Fino al matrimonio e alla nascita dei due figli. Poi la separazione dal marito. Da tempo viveva in casa con i genitori e i due figli. Secondo i vicini di casi, attualmente la situazione di Gemma era difficile tanto che parlano di «una situazione socialmente non facile». Nonostante le difficoltà, la donna non aveva mai fatto mancare nulla ai suoi figli che vengono descritti come sereni e diligenti a scuola.
IL BAMBINO
Le sue condizioni sono state definite stabili e le prossime ore saranno fondamentali per avere un quadro più chiaro. Si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Bambino Gesù. Nella caduta è rimasto ferito in maniera seria. Ad attutire il colpo è stato il corpo della mamma che al momento della caduta lo stringeva al petto. Nel reparto pediatrico del San Salvatore dell’Aquila, dove è arrivato subito dopo i soccorsi, è stato stabilizzato e intubato, per poi essere trasferito a Roma. Il bambino è stato quindi ricoverato in area rossa, nel reparto di rianimazione infantile dell’ospedale romano. È stato sottoposto a una tac e le sue condizioni vengono definite gravi, anche se non sarebbe in pericolo di vita.
il padre
Il padre ed ex marito della donna Achille Pacchiarotta ha raggiunto la palazzina poco dopo la tragedia: «È stata mia figlia ad avvisarmi di quanto accaduto, ma mi ha detto soltanto che il suo fratellino era rimasto ferito. Un gesto inspiegabile». Anche l’uomo ha assistito ai soccorsi del figlio: «Quando sono arrivato era sulla barella, ho provato anche a parlarci ma lui piangeva». Il padre ha raggiunto l’ospedale Bambino Gesù della capitale nel tardo pomeriggio.
Le reazioni
Tutta Celano si è stretta attorno alla famiglia della 37enne, ai genitori e alla figlia. Il sindaco Settimio Santilli ha parlato di «una tragedia terribile che lascia attoniti e sgomenti, con un gran senso di vuoto e che merita solo un doveroso silenzio e rispetto. Gemma aveva la stessa età di mia moglie e la conoscevo benissimo, così come conoscevo i suoi genitori, siamo sconvolti». Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha inviato a «pregare affinché il bimbo guarisca al più presto». Anche il senatore Guido Liris, ha espresso cordoglio: «Colpisce profondamente questo incredibile l'episodio che getta nello sconforto l'intera comunità abruzzese già provata dal dramma di Tempera». Il consigliere regionale marsicano Massimo Verrecchia esprime «sgomento per l’episodio avvenuto a Celano» e «cordoglio alla famiglia e vicinanza alla comunità celanese».
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