Zeman contesta le espulsioni

Il tecnico: "Non siamo cattivi, arbitri severi con noi"
PESCARA. Il giorno dopo il pareggio di Vicenza, Zdenek Zeman smorza i toni. E' un po' meno severo nei confronti della squadra. Nel dopo gara del Menti aveva parlato di «mancanza di consapevolezza in quello che facciamo in mezzo al campo; non vorrei che ci sentissimo troppo bravi, vedo molti colpi di tacco e pallonetti». Ieri, più semplicemente, di un Pescara «frettoloso nella ricerca delle verticalizzazioni. Dovevamo preparare meglio le nostre azioni». E poi: «Ci siamo adattati troppo al gioco del Vicenza e sono saltate le distanza giuste tra i reparti». Ma Zeman nel bel mezzo della conferenza stampa ammette: «La settimana scorsa non stavamo molto bene fisicamente, forse ho caricato troppo il lavoro. Forse è stata anche colpa mia». Un dettaglio di non poco conto che potrebbe anche giustificare la mancanza di brillantezza nell'azione del Pescara.
A Vicenza è arrivata la quinta espulsione (la seconda di seguito), quella di Togni dopo Anania, Verratti, Bocchetti e Capuano. «Sembra che siamo una squadra cattiva. Poi, se andiamo a vedere, Capuano, contro il Gubbio, ha subito fallo da Graffiedi; a Vicenza il primo giallo su Togni è stato severo e il secondo è arrivato dopo le proteste di due avversari. Io la vedo diversamente. Ad esempio, al Menti l'intervento da dietro di Verratti era da rosso e, invece, è stato ammonito. Più in generale, ci sono certe decisioni arbitrali che finiscono per innervosire la squadra, a maggior ragione se è giovane come la nostra».
A proposito, la prestazione di Insigne? «E' un momento in cui ha un cattivo rapporto con la porta. Va vicino al gol, ma non lo trova. Non è un problema, a patto che non gli pesi».
Sabato contro il Grosseto mancheranno tre centrocampisti. Lei, tempo addietro, ha detto che Insigne potrebbe giocare in mezzo al campo. «Anche, certo. Lo confermo».
Sansovini, secondo lei, stenta fuori casa? «A parte il fatto che ha svolto un grande lavoro, ma se domenica avesse fatto gol mi avreste fatto questa domanda?».
Da Foggia rimbalzano le parole del patron Casillo. Dice che si sente tradito da Zeman. «Non commento, non voglio alimentare il ping pong a distanza. Ma comunque non ho tradito nessuno».
Che Grosseto si aspetta sabato? «Vorrei sapere anch'io che squadra è. I numeri dicono che in casa fa male e in trasferta si trasforma. Staremo a vedere».
A Vicenza è arrivata la quinta espulsione (la seconda di seguito), quella di Togni dopo Anania, Verratti, Bocchetti e Capuano. «Sembra che siamo una squadra cattiva. Poi, se andiamo a vedere, Capuano, contro il Gubbio, ha subito fallo da Graffiedi; a Vicenza il primo giallo su Togni è stato severo e il secondo è arrivato dopo le proteste di due avversari. Io la vedo diversamente. Ad esempio, al Menti l'intervento da dietro di Verratti era da rosso e, invece, è stato ammonito. Più in generale, ci sono certe decisioni arbitrali che finiscono per innervosire la squadra, a maggior ragione se è giovane come la nostra».
A proposito, la prestazione di Insigne? «E' un momento in cui ha un cattivo rapporto con la porta. Va vicino al gol, ma non lo trova. Non è un problema, a patto che non gli pesi».
Sabato contro il Grosseto mancheranno tre centrocampisti. Lei, tempo addietro, ha detto che Insigne potrebbe giocare in mezzo al campo. «Anche, certo. Lo confermo».
Sansovini, secondo lei, stenta fuori casa? «A parte il fatto che ha svolto un grande lavoro, ma se domenica avesse fatto gol mi avreste fatto questa domanda?».
Da Foggia rimbalzano le parole del patron Casillo. Dice che si sente tradito da Zeman. «Non commento, non voglio alimentare il ping pong a distanza. Ma comunque non ho tradito nessuno».
Che Grosseto si aspetta sabato? «Vorrei sapere anch'io che squadra è. I numeri dicono che in casa fa male e in trasferta si trasforma. Staremo a vedere».
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