Avezzano, tante nubi sul futuro: cessione in 4 giorni o sarà addio alle D

Una piazza storica in ansia per l’iscrizione al campionato
AVEZZANO. Sono giorni di grande fermento ad Avezzano. Si teme per le sorti della squadra di calcio, quando mancano appena quattro giorni all’apertura dei termini per la richiesta di iscrizione al prossimo campionato di serie D. E in queste ore ha fatto discutere un post apparso su una pagina social legata ad una vecchia gestione della società di via Ferrara, in cui si fa riferimento ad un’offerta presentata ad Andrea Pecorelli per rilevare l’intero ventaglio delle quote. «Formulata offerta per rilevare tutti i debiti del club (con stipendi da saldare in neanche due settimane per avere le liberatorie, utili all'iscrizione in serie D), ma l'attuale proprietà ha chiesto ulteriori 100.000 euro di buonuscita. Somma che l'offerente (di cui non sveliamo l'identità nella speranza che l'acquisizione vada a buon fine) ha rifiutato. Quest'ultimo considera il 1° luglio quale ultimo giorno per acquisire tutti i debiti federali e non del club. Il debito erariale non è ostativo ad alcuna iscrizione».
Sul contenuto del post Pecorelli ha dichiarato: «Si tratta di qualcuno che continua ad alimentare il fuoco». E poi ha commentato l’attuale situazione con un «Nessuna novità». Abbastanza per mettere in allarme i tifosi. Lo spettro del fallimento che diventa ogni giorno più reale. Nessuno dei tesserati è stato convocato per i crediti maturati durante l’anno. Stipendi da saldare entro il 17 luglio, al fine di ottenere le liberatorie per l’iscrizione alla serie D.
Le scadenze: tra il 4 e il 10 luglio la società dovrà presentare gli incartamenti per la partecipazione alla stagione 2025/2026. Con tassa di iscrizione e fideiussione. Alla documentazione dovranno essere allegate le liberatorie di tutti i tesserati, giocatori e staff, in assenza delle quali la domanda riceverà una prima bocciatura. A quel punto la proprietà avrà ulteriori sette giorni per risolvere l’inadempienza. Termine oltre il quale la squadra sarà definitivamente estromessa dal raggruppamento. La città si prepara a vivere tutti gli scenari possibili. Cosa accadrebbe in caso di fallimento? La tifoseria dovrebbe buttare giù un boccone amaro e rinunciare alla categoria ritrovata nel 2021 durante la presidenza Paris. La cordata avezzanese, che fino a pochi giorni fa ha valutato la possibilità di acquistare il club, potrebbe garantire una ripresa immediata. Magari rilevando il titolo di una compagine del territorio e strutturando una società con un investimento importante nel settore giovanile e una risalita nelle categorie affini alla piazza. Ma ci sarebbe da scontare qualche anno di purgatorio.