Banca Tercas, un’occasione sprecata

2 Novembre 2009

Teramo avanti per quasi tutta la partita, poi cede alla Virtus Bologna nel finale.

TERAMO. Un’occasione sprecata. Una vittoria che sembrava ampiamente alla portata dei biancorossi gettata alle ortiche negli ultimi minuti. I suoi meriti la Virtus Bologna (comunque niente affatto trascendentale) li ha. Ha ribaltato nell’ultimo quarto l’esito di una gara che la Banca Tercas sembrava poter controllare fino alla fine usando proprio le armi che il coach bolognese Lino Lardo temeva dagli avversari: grande aggressività difensiva e ritmi alti. E i migliori interpreti della strategia virtussina sono stati proprio i due ex David Moss e LeRoy Hurd, non a caso i migliori realizzatori delle V Nere. Ma la Banca Tercas se la deve prendere soprattuto con se stessa: avanti di 7 punti all’inizio del’ultima frazione non è riuscita a rispondere alla maggiore pressione degli avversari, smarrendo per lunghi minuti la via del canestro.

Quando a 3 secondi dalla sirena Sanikidze stoppa il tiro da tre di Drake Diener, ultimo tentativo di riagguantare la Virtus e portarla al supplementare, le residue speranze dei biancorossi si infrangono, ma la frittata era già stata fatta nei minuti precedenti. Minuti in cui forse al Teramo sarebbero serviti ancora i rimbalzi e la fisicità di Thomas, ma Capobianco - spiegherà poi in sala stampa - opta per una scelta tattica diversa (puntare su una maggiore pressione degli esterni, ma c’è anche un battibecco tra lui e il giocatorr) e il centro biancorosso nell’ultimo quarto non si vede mai. La partita inizia con una beneagurante tripla di Jones e subito si vede il Teramo che Lardo temeva: difesa attentissima, grande pressione (Bologna perde tre palle consecutivamente) e dominio assoluto di Thomas nei rimbalzi. Il pivot biancorosso annulla letteralmente Maggioli (che pure lo sovrasta di una decina di centimetri) e sotto i tabelloni non c’è storia.

Al terzo minuto Lardo è costretto a chiamare time out: Fajardo per Maggioli, zona e con un parziale di 5-0 la Virtus si riporta sotto (18-18 al settimo minuto). Questa volta è Capobianco a chiamare time out e la frazione si chiude sul 20-18. Nell’avvio di secondo quarto il Teramo è micidiale. Stanescu, tripla di Diener e gioco da tre di Jones: la Banca Tercas si issa per la prima volta sul più 9 (27-18 dopo tre minuti), anche se poi la Virtus recupera. Lardo passa dalla 3-2 a una “boxe and one” dedicata a Ryan Hoover, di cui teme la capacità realizzativa: mossa azzeccata, ma c’è da dire il soldatino, al di là delle attenzioni ad personam a lui riservate, ieri mattina la mano non ce l’aveva proprio: due punti a referto la dicono tutta. In ogni caso la Banca Tercas va al riposo con un certo vantaggio (41-34) e soprattutto dimostrando di essere molto più in partita degli avversari.

Ma al ritorno in campo si vede un’altra Virtus Bologna: aggressività, pressing, ritmo più veloce e il Teramo è costretto a concedere qualche tiro aperto di troppo. Comunque i biancorossi danno ancora l’impressione di poter controllare la situazione e la frazione chiude sul + 5. L’ultimo quarto, invece, per il Teramo è un calvario, forse anche perché nelle gambe ci sono le fatiche di Coppa. Dopo tre minuti una tripla di Amoroso sembra ridare fiato ai suoi (63-57), ma in quel momento inizia un black out biancorosso: 0-9 per il Bologna in quattro minuti, proprio quando Moss trova l’aggancio sul 63-63, che diventa 64-69 a un minuto dalla sirena. Tre secondi: ultimo disperato tentativo di Diener, ma la stoppata di Sanikidze chiude i giochi.