Baroni avverte il Lanciano: il Palermo non farà regali

10 Maggio 2014

Serie B, i rossoneri sul campo della capolista che festeggerà la promozione in A Molte assenze, il tecnico torna al 4-3-3 con Di Cecco terzino e, forse, Turchi davanti

LANCIANO. Tutto in sette giorni. L'odierno impegno alla Favorita di Palermo (sfida assolutamente impensabile, fino a tre-quattro anni fa) inaugura, per la Virtus Lanciano, un trittico di gare da far tremare i polsi.

Tanto difficili quanto decisive, per i ragazzi di Marco Baroni. Che dopo aver stupito tutti con un girone di andata esaltante, caratterizzato addirittura da un primato in classifica durato per ben sette turni di fila, si sono ripetuti (sia pur parzialmente) anche nella seconda parte della stagione, riuscendo a centrare con anticipo, sulle tabelle di marcia, l'obiettivo di partenza, rappresentato dalla seconda salvezza consecutiva. Obiettivo peraltro suscettibile di ulteriori miglioramenti, ovvero dall'auspicato approdo nei play off per la promozione in A, allargati da quest'anno sino all'ottava in graduatoria, e dunque alla portata della formazione rossonera, attualmente sesta con 55 punti. Una posizione di assoluto rilievo, visto il livello e il numero delle contendenti, ma proprio per questo non del tutto sicura, a cinque gare dalla conclusione della regular season.

Tre delle quali, come detto, si disputeranno nell'arco di una settimana, ovvero tra l'attuale e il prossimo sabato. E considerando che i successivi avversari della Virtus saranno il Pescara (all'Adriatico) martedì sera, e lo Spezia (al Biondi) tra sette giorni esatti, l'impegno sulla carta più abbordabile sembra, paradossalmente, proprio quello di oggi, in casa della capolista. Non foss'altro per la situazione di classifica dei rosanero, matematicamente promossi da una settimana e dunque meno motivati rispetto alle precedenti sfide. Teoria non condivisa però dall'allenatore rossonero: «L'ho già detto ai ragazzi e lo ripeto di nuovo», ha spiegato in conferenza stampa Marco Baroni, «che è bene togliersi subito dalla testa l'idea di affrontare un avversario con la testa già in vacanza. Conosco bene mister Iachini, tecnico che stimo tantissimo avendo vinto tanto in queste categorie, e che di sicuro saprà motivare al meglio la sua squadra. Chiamata oltretutto ad esibirsi davanti al pubblico delle grandi occasioni (oltre 20mila presenze, sugli spalti, con un centinaio di supporters rossoneri, ndc)».

Altro argomento tabù, per il tecnico fiorentino, è quello relativo alle assenze (appena diciannove i rossoneri convocati, compresi i tre portieri), pur rilevanti: «Preferisco evitare certi discorsi», ha precisato lo stesso Baroni, «affinchè non si tramutino in alibi per chi andrà in campo. Ho sempre sostenuto che per me non esistono differenze tra titolari e rincalzi, ritenendo tutti all'altezza gli elementi a mia disposizione. E questa è una grande occasione per dimostrarmi che ho ragione».

Resta da capire, però, quale undici e, soprattutto, con quale modulo, scenderà oggi in campo la Virtus, orfana di ben sei elementi chiave: alle squalifiche (per un turno, per cui saranno nuovamente a disposizione per il derby di Pescara) di Mammarella, Paghera e Thiam, vanno infatti aggiunti gli infortuni di Troest, Germano e Amenta. Ebbene, a meno di non voler gettare nella mischia il giovane Nunzella, mai utilizzato sinora, la soluzione sulla carta più probabile è il ritorno al 4-3-3 con Aquilanti e Ferrario centrali, supportati sulle fasce da De Col e dall'eclettico Di Cecco, mentre in mediana, sarà Minotti a rilevare Paghera come play, con Casarini a destra e Buchel a sinistra. Quanto all'attacco, il terzo titolare, accanto ai confermatissimi Piccolo e Falcinelli, potrebbe essere Turchi, l'uomo della Provvidenza. Tra i rosanero di Iachini, invece, l'unica novità rispetto a Novara è rappresentata, a centrocampo, da Stefanovic, preferito inizialmente a Pisano.

Quote. La Snai dà a 1,85 la vittoria del Palermo, a 4,75 quella della Virtus, quotando l'eventuale pari a 3,20.

Stefano De Cristofaro

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