Camila, bella e brava Foro Italico incantato
In attesa dei big, protagoniste le donne: esordio vincente della Giorgi a Roma Salta il derby Errani-Vinci: Sara ok dopo la paura, Roberta subito fuori
ROMA. Volevamo i derby, ma non si può avere tutto dalla vita. Il sorteggio malandrino degli Internazionali Bnl 2014 aveva previsto, con molti condizionali, dei possibili Errani-Vinci e Schiavone-Burnett. Ma non sará così e forse, dopo il doloroso Bolelli-Travaglia dell’altro giorno, chissà se non sia meglio.
Il torneo di Roma oggi festeggia l’ingresso in scena dei superbig, ma possiamo dire che la fiumana di appassionati (ieri è stato il giorno delle scolaresche di tennis) non s’è assolutamente annoiata nel vedere le gesta delle azzurre.
In particolare Camila Giorgi che, sul “Pietrangeli” ha realizzato un’altra delle sue “mission impossible”, mettendo al tappeto una top-ten quale la slovacca Cibulkova: c’era il gran pienone ad assistere alle accelerazioni del suo fast-tennis senza possibilità di replica. Posti in piedi e tifo alle stelle per lei, con gradimento molto alto in tutti i sensi. «La mia prima vittoria qui, spettacolare. Ho avuto belle sensazioni, ci sono stati momenti in cui ho fatto qualche errore, ma è normale penso, poi ne sono uscita bene. L’obiettivo è arrivare fino in fondo, ma l’importante è giocare più partite possibili su questa superficie». Non prendetela come una presuntuosa, Camila da Macerata è fatta così. «La pressione è positiva, la gente ti viene a vedere e fa piacere. Penso sia positivo, non il contrario. Sono a casa, questa possibilità c’è solo una volta l’anno e quindi va sfruttata al meglio».
Invece Sara Errani ha ricordato per qualche momento Federica Pellegrini e le sue apnee natatorie: «Ho dovuto chiamare la fisioterapista perché non riuscivo a respirare e m’è venuta paura. Ma non era un attacco di panico». Vero: rinfrancata dalla breve terapia freudiana, s’è liberata poi agevolmente della sudafricana Scheepers. Ed ora, però, le toccherà la russa Makarova, e non la cara amica Robertina Vinci. «Avrei voluto Roberta, ovviamente, anche se sarebbe stato più difficile. Con la Makarova ci ho perso quest’anno a Miami. È una giocatrice che può essere molto fastidiosa. Gioca bene dal fondo, sbaglia poco e quando ha l’opportunità spinge. Non tira molte pallate, ti fa giocare, ti consuma un po’alla volta. A Madrid, sulla terra, ci ho giocato l’anno scorso ma lì la palla viaggia di più. Non so, cerca gli angoli, ti apre molto il campo». Chissá se la tarantina, smaltita la delusione, non racconterà qualche dettaglio in più: Roberta non è riuscita ad impostare il match secondo le sue attitudini, e dunque ha smarrito le soluzioni.
Infine, Nastassja Burnett: la pariolina ha dovuto inchinarsi alla promessa spagnola Muguruza. La quale, nel prossimo turno, affronterà Francesca Schiavone. Per la Leonessa un’altra giovanissima e dunque, dopo la lezione rifilata alla canadese Bouchard (quasi coetanea della Muguruza), le viene richiesta una replica dello show: una sfida alla quale sarà impossibile sottrarsi. Lo show continua.
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