Calcio serie D

Caos Chieti: squadra ancora senza stipendi, si cercano nuovi soci. E c’è il rischio penalizzazioni

23 Dicembre 2025

Giorni frenetici in casa neroverde. Il patron Altair D’Arcangelo (foto) prende tempo e mister Del Zotti resta in panchina

CHIETI. Tra l’incubo retrocessione e i problemi societari, il futuro del Chieti è in bilico. Ieri, dopo la disfatta di Macerata, c’è stato un lungo confronto tra la società e la squadra. A Manoppello, prima della ripresa degli allenamenti, si è presentato Altair D’Arcangelo. Il patron neroverde si è chiuso negli spogliatoi. Mezzora di faccia a faccia con i giocatori e lo staff tecnico. Non c’era il presidente Gianni Di Labio, assente per motivi familiari, gli stessi che gli hanno impedito di seguire la squadra a Macerata. C’erano il vice Dario Scurci e i dirigenti Massimo Reale e Nazareno Di Giovanni. La squadra ha chiesto rassicurazioni e garanzie sul pagamento degli stipendi arretrati. Giovedì scorso sono scaduti i 30 giorni di tempo che la società si era data nell’ultimo incontro con la squadra per sistemare le pendenze. I giocatori speravano di ricevere almeno uno stipendio prima di Natale. Così non è stato e così non sarà. Nessuna sorpresa sotto l’albero.

I problemi restano. I giocatori e lo staff sono senza stipendio da mesi. D’Arcangelo ha rassicurato di nuovo la squadra e preso altro tempo. Ha detto che ha buttato tanti soldi nel Chieti e che ora sta portando avanti trattative per cedere la maggioranza delle quote. Ha ribadito ai giocatori che la possibile svolta societaria potrà avvenire dopo il 27 dicembre. I soci di minoranza Di Labio e Scurci hanno estromesso il socio di maggioranza Wip Finance applicando la clausola di «esclusione per fallimento del socio», prevista dallo statuto. Un passaggio tecnico per evitare che il club venga trascinato sul fondo insieme ai libri contabili della proprietà elvetica. La curatela fallimentare della Wip ha tempo fino a sabato per opporsi all’esclusione. Scaduti i termini, l’85% di proprietà della società anonima svizzera passerebbe nelle mani di Di Labio e Scurci che già detengono il 15% e quindi avrebbero il possesso del 100% delle quote. A quel punto potrebbero far entrare nuovi soci che porterebbero liquidità immediata per pagare gli stipendi e terminare la stagione, sperando di centrare la salvezza sul campo. Ci sono stati contatti con diversi imprenditori per cedere il 70 o il 60%, ma di concreto non c’è nulla. Lo scoglio più grande da superare sono i debiti della società che vanno quantificati e da una prima stima non sarebbero di poco conto. L’arrivo di nuovi soci resta l’unica strada percorribile per salvare il salvabile ed evitare punti di penalizzazione. Entro il 31 gennaio vanno presentate le liberatorie attestanti il pagamento degli stipendi fino al 31 dicembre, altrimenti scatta il -1 per ogni mensilità non corrisposta. Sarebbe una mazzata per il Chieti che già si trova in una situazione di classifica compromessa.

La squadra, intanto, è tornata ad allenarsi. Lo ha fatto con Francesco Del Zotti alla guida. Dopo il 4-0 con la Maceratese, il tecnico neroverde aveva rassegnato le dimissioni perché ci sono “questioni extracampo più grandi di noi”. Di Labio le ha respinte e ieri Del Zotti è tornato al suo posto in attesa dei prossimi eventi.