Chieti a picco, è caos. Di Labio: «Serve una reazione, altrimenti via tutti»

L’Atletico Ascoli vince 3-0 allo stadio Angelini e manda in crisi i neroverdi: delusione tra i tifosi
CHIETI. Il Chieti crolla all’Angelini con l’Atletico Ascoli (0-3) sotto i colpi degli ex Didio e Forgione, perde l’imbattibilità e viene contestato dai tifosi. Il ds Alessandro Battisti e il tecnico Francesco Del Zotti sono sulla graticola. Arriva l’ultimatum del presidente Di Labio: «Se la reazione non sarà evidente da subito, la società adotterà provvedimenti immediati. Non accetterò ulteriori passi falsi né giustificazioni». Tradotto: per ds e allenatore sarà decisiva la trasferta di domenica prossima a San Marino. «Il Chieti era stato costruito con l’obiettivo di disputare un campionato di vertice, non certo per navigare nelle retrovie», tuona Di Labio. «Ho riposto piena fiducia nel ds e nello staff tecnico, affidando loro la programmazione della stagione e la conduzione della campagna acquisti in totale autonomia. La società ha garantito ogni risorsa necessaria, ma i risultati non sono minimamente in linea con quanto era stato pianificato. A questo punto è necessario un cambio di rotta immediato. Non servono parole, servono fatti». In questo sfogo è racchiusa la delusione di Di Labio che ha lasciato lo stadio in anticipo insieme al patron Altair D’Arcangelo dopo il terzo gol dell’Atletico Ascoli. Il passivo poteva essere ancora più pesante.
Chieti molle, senza ritmo e intensità che ha rischiato di andare sotto già dopo 40 secondi. Nessun tiro in porta in 90'. Le assenze pesano – out anche Donsah – ma non possono giustificare la prestazione.
L’Atletico Ascoli comanda il gioco e passa in vantaggio al 42’: Oddo viene superato da Sardo che serve a Didio la palla dell’1-0. Nella ripresa, solo due salvataggi sulla linea di Pinto e Oddo evitano il 2-0. La reazione del Chieti non c’è. Del Zotti fa entrare De Souza e passa al 3-4-3, poi toglie Pinto e inserisce Giampaolo giocando con cinque attaccanti insieme. Una scelta rischiosa che viene subito pagata a caro prezzo. Con il Chieti tutto all’attacco, l’Atletico Ascoli raddoppia con Muro e nel finale cala il tris con l’altro ex Forgione che non esulta e chiede quasi scusa ai tifosi teatini.
A fine ottobre il Chieti dice già addio ai sogni di gloria. È ottavo, tagliato fuori dalla lotta promozione, ed è più vicino ai play out (+4) che ai play off (-5). La settimana, iniziata con la notizia del fallimento della Wip Finance che detiene l’85% del club, si conclude nel peggiore dei modi. La rivoluzione è dietro l’angolo: per evitarla, servirà vincere a San Marino.
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