Calcio serie B

Pescara, serve un colpo: Vivarini studia l’Avellino

27 Ottobre 2025

Dopo il pari con la Virtus Entella occorrono i tre punti domani in casa contro gli irpini. Cangiano recupera

PESCARA. Messa da parte la rabbia per il pari subito in pieno recupero a Chiavari, il Pescara è concentrato sul match di domani sera alle 20.30 all’Adriatico-Cornacchia contro l’Avellino. Vincenzo Vivarini recupererà l’esterno offensivo Gianmarco Cangiano che ieri mattina si è allenato regolarmente con i compagni e sarà un’opzione importante a gara in corso sulle corsie laterali. La grande novità è che oggi il Pescara farà la rifinitura all’ Adriatico in vista della gara di domani sera e sarà l’occasione per Vivarini per valutare le condizioni di qualche giocatore e fare le scelte definitive.

Le scelte per l’Avellino. Tra i pali non ci sono dubbi, giocherà Desplanches. Pochi dubbi anche sui centrali difensivi che saranno Capellini, Brosco e Corbo anche se Giannini sta sempre meglio e si candida per avere spazio. Gravillon? Al momento occorre recuperare mentalmente il giocatore che sta vivendo un periodo particolarmente negativo. Modena, Carrarese ed Entella hanno segnato il suo percorso, ma le qualità del giocatore non si discutono e la speranza è che presto possa tornare il vero Gravillon. Sulle corsie laterali giocheranno Corazza e Letizia con Cangiano pronto a dare il suo contributo a gara in corso al pari di Berardi che potrebbe essere un’altra opzione. In mediana Squizzato, Dagasso e Valzania partiranno dall’inizio, il vero dubbio di Vivarini è chi far giocare a supporto di Antonio Di Nardo. Meazzi, seppur brillante a Chiavari, ha dimostrato di incidere di più a gara in corso. Caligara potrebbe avere la sua chance dall’inizio senza escludere un assetto più offensivo con Vinciguerra. Ad oggi è ballottaggio a tre per una maglia da titolare.

La gara con l’Entella. Tornando alla gara di sabato scorso a Chiavari, al netto della rabbia per il pari arrivato qualche minuto prima del triplice fischio, ci sono stati alcuni aspetti positivi che è giusto evidenziare. L’organizzazione del Pescara che ha limitato bene l’attacco alla profondità dell’Entella e che ha permesso, soprattutto dopo i primi 5’ della ripresa, ai biancazzurri di essere padroni del campo. Molto bene anche Niccolò Squizzato che, con la nuova posizione di Dagasso più alta, ha giocato la sua miglior partita.

Ritmo, idee e tanta fase di non possesso per l’ex Inter. Squizzato spesso è stato un vero e proprio punto di riferimento per i suoi compagni che lo hanno cercato spesso e volentieri. E il 6 biancazzurro ha ripagato la fiducia con una prestazione di grande sostanza. Su Dagasso e Di Nardo non ci sono più aggettivi, semplicemente perfetti mentre è piaciuto tanto sia Letizia sia la compattezza difensiva del Pescara nel secondo tempo. Errore di Gravillon con annessa sfortuna escluso. A Chiavari, però, il Pescara ha mostrato ancora quelle che sono le sue lacune, ovvero la fragilità in fase di non possesso dopo un’aggressione subita. Mezzoni ha perdonato nel primo tempo, Desplanches è stato bravissimo quando Valzania, spalle alla porta all’altezza del centrocampo, ha perso palla spalancando la strada ai liguri. E c’è un rimpianto: come sarebbe stato il finale con un Vinciguerra in più al fianco di Okwonkwo? Tradotto: se invece di blindarsi con tanti uomini difensivi, il Pescara avesse continuato a giocare con il classe 2005 per Meazzi e Caligara fresco in mezzo al campo? Difficile avere una risposta. Di sicuro però i biancazzurri una risposta dovranno darla domani perch