Calcio serie D

Chieti ancora ko: bocche cucite a fine gara, il patron D’Arcangelo sempre assente

15 Dicembre 2025

Neroverdi sconfitti in casa dalla Vigor Senigallia (0-1). Continua il silenzio stampa, si fanno sentire solo i tifosi: “Tutto passa… noi no!”

CHIETI. Bocche cucite. Il Chieti prosegue con il silenzio stampa. Nessuno ci mette la faccia per commentare l’ennesima sconfitta e per fare chiarezza sulla situazione societaria. Il patron Altair D’Arcangelo non si vede ormai da tempo allo stadio. A far sentire la loro voce ci pensano i tifosi. Dalla curva Volpi sono arrivati cori ripetuti contro la società ed è stato esposto lo striscione: “Tutto passa, noi no!”. La contestazione è stata estesa a fine partita anche alla squadra, respinta dai fischi mentre si stava avvicinando sotto la curva. «Tirate fuori gli attributi», hanno gridato i tifosi neroverdi mentre i giocatori a testa bassa prendevano la via degli spogliatoi e il tecnico Del Zotti provava quasi a chiedere scusa alzando le braccia. Fischi per tutti dalla curva. E dalla tribuna anche per l’ex centrocampista neroverde Tomas Grandis, tornato all’Angelini da avversario con la maglia della Vigor Senigallia, che a Chieti non ha mai lasciato il segno.

In settimana si spera nell’arrivo di altri rinforzi, soprattutto in attacco, il reparto più spuntato che ha bisogno di innesti importanti se si vuole sperare di raggiungere la salvezza. L’unico a presentarsi ai microfoni è Aldo Clementi, l’allenatore della Vigor Senigallia, che si gode la seconda vittoria consecutiva. «La preparazione alla partita è stata problematica perché siamo arrivati qui con tante defezioni», dice il tecnico rossoblù, «non ho visto un Chieti arrendevole, ma lo sapevo già. Queste partite si vincono anche in maniera sporca, capitalizzando quello che ti capita e concedendo poco. Le squadre sul piano del gioco si sono equivalse. Il Chieti è partito molto forte, abbiamo fatto fatica a contenerlo e soprattutto De Souza sulla sinistra ci ha messo in difficoltà. Faccio i complimenti agli avversari. Loro sono stati migliori di noi nei primi minuti nell’approccio e nel muovere la palla. Ci siamo difesi comunque abbastanza bene con ordine e grande sacrificio. Ho chiesto ai ragazzi di difenderci giocando il più possibile senza avere fretta e senza buttare i palloni. Nel secondo tempo siamo cresciuti e non abbiamo rischiato più nulla. Per noi era uno scontro diretto per la salvezza», conclude Clementi, «lo avevo già detto in settimana ai miei ragazzi e la vittoria non cambia i nostri obiettivi stagionali. Dobbiamo sempre guardarci alle spalle perché ci sono tante squadre appaiate che lotteranno per evitare i play out».