Chieti, torna l’esterno Rossi e spunta l’ipotesi Vukusic (ex Pescara)

La società ha affidato le chiavi del mercato a Omar Trovarello (nella foto): la missione è salvare i neroverdi. «Mi sono preso una bella gatta da pelare, ma lotteremo fino alla fine»
CHIETI. «Ho sempre pensato che non sarei mai più tornato, ma in un momento così difficile mi sono sentito in dovere di aiutare la squadra della mia città. Credo nella salvezza. Lotteremo fino alla fine». La missione di Omar Trovarello è salvare il Chieti. Il presidente Gianni Di Labio, dopo aver depotenziato il ds Alessandro Battisti, ha affidato le chiavi del mercato al dirigente teatino nominandolo consulente del club. La crisi societaria ha portato allo smantellamento della squadra e al ridimensionamento dei costi e degli obiettivi. La società ha chiesto a Trovarello di raccogliere i cocci e di ricostruire l’organico per raggiungere la salvezza. Nonostante i problemi societari e una classifica compromessa, l'ex ds del Castelnuovo ha accettato la sfida ed è pronto a indossare l’elmetto per lottare con il suo Chieti.
«Prima di essere un uomo di calcio, sono teatino e da sempre tifoso neroverde», dice Trovarello, «mi sono preso una bella gatta da pelare perché la situazione è complicata. Dobbiamo salvare il salvabile. Lotteremo tutti insieme per mantenere la categoria: la squadra lo farà in campo, la società fuori trovando soluzioni ai problemi che ci sono».
Sul mercato c’è ancora tanto da fare. Trovarello ha subito attivati i suoi canali all’estero portando il brasiliano Pettenon e il francese Ntoya a centrocampo, l’esterno svedese Tempelaar e l’attaccante equatoguineano Ela Mangue. «Gli stranieri per rapporto qualità prezzo possono fare al caso nostro», spiega il consulente teatino, «abbiamo preso giocatori di struttura fisica per alzare i centimetri della squadra cercando di abbassare i costi di gestione perché è impensabile sostenere un campionato di serie D con i contratti che c’erano prima. Spendere meno non vuol dire abbassare la qualità».
L’attacco è il reparto più spuntato. «Ela Mangue non va crocifisso per l’errore di domenica. È uno che in campo sta dando l’anima e viene da 4-5 mesi di inattività, quindi bisogna dargli tempo. Ho fiducia in lui, ma è chiaro che prenderemo anche un altro centravanti più esperto a cifre tre o quattro volte inferiori rispetto a quelle che prendevano Vuthaj e Busatto».
Oggi, intanto, arriva un esterno ed è un ritorno. Si tratta di Giacomo Rossi, 21 anni, già in neroverde nella stagione 2022-2023 quando era un fuoriquota. L’attaccante pennese è cresciuto molto negli ultimi anni e ha fatto bene con la Nocerina e il Guidonia Montecelio, collezionando 63 presenze e 5 gol. Quest’anno ha trovato poco spazio all’Union Clodiense Chioggia e poi alla Gelbison. Non si molla nemmeno la pista Intinacelli. Poi partirà l’assalto al centravanti. Potrebbero arrivarne due, uno subito per la trasferta di domenica a Macerata. C'è la suggestione Ante Vukusic, il 34enne centravanti croato che il Pescara pagò quasi 4 milioni dall’Hajduk Spalato nel 2012. Vukusic fece un gol con i biancazzurri in 19 presenze in serie A, poi ha segnato a raffica in A slovena con il Lubiana (26 gol) prima di tornare in Italia in C al Messina. Ora gioca in B croata con lo Zmijavci. «Stiamo valutando anche un paio di 2007», conclude Trovarello, che lancia un appello ai tifosi. «Capisco lo stato d’animo, ma è inutile sparare sulla croce rossa. La loro spinta è importante. Ci dobbiamo salvare».
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