PESCARA. E’ l’ora dei saluti, alcuni scontati e altri no. Roberto D’Aversa via social ha formalizzato il divorzio dall’Empoli dopo la retrocessione. Attraverso il proprio profilo Instagram il tecnico di Pescara ha pubblicato un post in cui saluta tutto l’ambiente. Tra le righe del lungo messaggio si evince anche un tono di rammarico e delusione per una stagione che sarebbe potuta terminare con un epilogo diverso. «Pensavo, pensavamo di farcela. Ma non ci siamo riusciti», l’esordio. «Le sconfitte e le vittorie nel calcio sono il pane quotidiano. Ma quando retrocedi, anche il miglior pane diventa indigesto. Quindi, mi sono serviti alcuni giorni per metabolizzare la mazzata subita dal mio Empoli. I bilanci in rosso servono per essere analizzati e studiati per non ripetere più gli errori e per imparare a non dire troppi sì, senza aggiungere i “però”… Ai tifosi dell’Empoli mando un grazie caloroso e un abbraccio immenso; alla squadra e al club un affettuoso pensiero per quello che hanno fatto per me, tutti. Forse sarebbe bastato alzare l’asticella in un preciso momento della stagione per non arrivare a dire, alla fine, che bastava soltanto vincere l’ultima partita per portare a termine il compito con modesta sufficienza. Una condizione professionale e dell’animo», conclude D’Aversa, «che non mi appartiene. Forza Empoli!».

Si è salvato, ma dovrebbe salutare anche l’allenatore di Giulianova Marco Giampaolo. Dovrebbe lasciare Lecce, nonostante la permanenza in serie A e nonostante il rinnovo automatico del contratto. Il condizionale è legato all’esito del faccia a faccia tra il tecnico e il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino. Un incontro che si è protratto fino a ieri sera. Nel caso in cui dovesse andare via da Lecce per la sua sostituzione si fa il nome di Davide Nicola che ha lasciato Cagliari destinato a passare nelle mani di Pisacane promosso dalla Primavera. E Giampaolo? L’allenatore tornato in serie A nel novembre scorso grazie alla chiamate dei salentini è appetito dal neopromosso Pisa che si è separato da Pippo Inzaghi.