Da sinistra Iachini e Campitelli

CALCIO / SERIE C

Dietrofront Campitelli: il Teramo a Iachini

Il presidente fa saltare l’accordo con Palma e cede la società all’imprenditore teramano: «Ci metterò passione e razionalità»

TERAMO. Clamoroso a Teramo. Salta l'accordo con l'avvocato napoletano Giovanni Palma e irrompe sulla scena l'imprenditore teramano Franco Iachini, che è pronto ad acquistare l'intero pacchetto azionario del club biancorosso mettendo fine, dopo 11 anni, all'era-Campitelli.

Gli scenari presenti e futuri del Teramo sono cambiati all'improvviso ieri, quando un blitz di Luciano Campitelli a Roma, nello studio di Palma, ha dato il via all'incredibile ribaltone. Le firme non ancora siglate dal notaio sull'intesa di massima trovata martedì nell'azienda di Campitelli (che per quest'anno avrebbe mantenuto il 51 per cento delle quote e ceduto il 49 per cento a Palma) hanno lasciato aperte le porte ad un'altra pista, quella che conduce a Iachini.
Una pista, quest'ultima, che, secondo alcuni rumors, si è materializzata anche grazie alla spinta del sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto. Bisognerà adesso trovare l'accordo con Iachini, nei prossimi giorni, per realizzare l'operazione di cessione totale del club. La strada, però, sembra già tracciata e, salvo ulteriori sorprese, l'affare si farà. Il Diavolo manterrà un'impronta teramana, come molti auspicavano. Il patron Campitelli, raggiunto telefonicamente al rientro da Roma, conferma i clamorosi sviluppi delle ultime ore: «È tutto vero», dice il presidente biancorosso, «perchè credo che sia giusto dare l'opportunità ad un imprenditore bravo, serio e di successo (il riferimento è a Iachini, ndc) di condurre il Teramo ancora più in alto di dove si trova adesso. Lui ha le caratteristiche giuste per poterlo fare. Colgo l'occasione per ringraziare i due soci di minoranza, Mauro Schiappa e Luigi Di Battista, che hanno dimostrato di avere grande sensibilità e disponibilità. Le loro quote (del 10 per cento a testa, ndc) tornano nelle mie mani e poi le girerò alla nuova proprietà».
Campitelli è dunque pronto a cedere il 100 per cento delle quote. «L'accordo con Palma c'era, ma dinanzi al forte interessamento di un imprenditore teramano non mi posso tirare indietro. Per me è la soluzione ideale. Nel week-end o al massimo all'inizio della prossima settimana vedrò Iachini per definire i dettagli della trattativa e credo che un accordo si troverà. Stiamo preparando tutta la documentazione necessaria», risponde Campitelli. Franco Iachini, interpellato dal Centro nella tarda serata di ieri, dichiara: «Non corriamo. La trattativa è iniziata da qualche giorno e ci prendiamo un po' di tempo per provare a chiuderla. In tutte le cose che faccio ci metto sempre passione e razionalità. L'acquisto del Teramo sarà più un'operazione fatta con la testa che con il cuore, almeno in questa fase (ride, ndc). Se mi affiancherà qualcuno? A me piacciono le società dispari, ma tre soci sono troppi», risponde Iachini, «perciò è una cosa che farò da solo, con la consapevolezza che se avrò bisogno ci saranno amici pronti a supportarmi, essendo un ambito che conosco poco».

L'avvocato Giovanni Palma, dal canto suo, commenta con poche parole, tramite Whatsapp, il dietrofront di Campitelli: «Luciano è venuto a Roma per comunicarmi che aveva cambiato idea. Ne prendo atto». Per il Teramo sta adesso per aprirsi un nuovo corso, quello targato Franco Iachini. L'imprenditore teramano, 50enne ingegnere elettronico, è ancora in lizza, tramite ricorso, per diventare socio privato della partecipata Teramo Ambiente.
Gaetano Lombardino
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