Disastro Pescara, Baroni salta. C’è Oddo

Biancazzurri sconfitti dal Varese (retrocesso). Venerdì in casa la sfida decisiva con il Livorno per la qualificazione ai play off

di Luigi Di Marzio

Finisce a Varese l’avventura di Marco Baroni sulla panchina biancazzurra.Ieri sera, intorno alle 20, è arrivato il comunicato del Pescara, che ha ufficializzato l’esonero del tecnico e la promozione di Massimo Oddo dalla Primavera. Quello che è accaduto a Varese è davvero sconcertante. La realtà ha superato l’immaginazione. Il Pescara, infatti, è andato al tappeto contro una squadra già retrocessa in Lega Pro, mettendo a repentaglio i play off. Una figuraccia bella e buona dopo che la settimana prima si era fatta rimontare due gol da un Perugia in dieci. E adesso all’orizzonte c’è lo scontro diretto con il Livorno che metterà in palio l’ottavo posto, l’ultimo per andare ai play off. E alla luce dei risultati di ieri, al Pescara servirà una vittoria per non archiviare negativamente questa stagione. Solo l’entusiasmo e la fame di Massimo Oddo possono dare uno scossone al Delfino.

I biancazzurri con la sconfitta di ieri sono scivolati al nono posto fuori dalla zona play off, a quota 58 punti. Livorno e Avellino si sono fatte acciuffare, rispettivamente da Vicenza e Trapani, in pieno recupero e per il Delfino è stata una doppia beffa, calcolando l’estrema facilità della gara di Varese. «La squadra ha preso sottogamba la partita», ha tuonato ieri pomeriggio il presidente biancazzurro Daniele Sebastiani. «Non siamo proprio scesi in campo», ha aggiunto, prima di sollevare dall’incarico Marco Baroni. Sebastiani, insieme a Repetto, era l’unico dirigente presente a Varese. Al triplice fischio c’è stato un lungo vertice telefonico tra Sebastiani e gli altri dirigenti biancazzurri. La decisione, poi, è stata presa all’unanimità intorno alle 19, quando Repetto ha comunicato l’esonero al tecnico, che è rientrato nella notte in autobus con il resto della squadra.

Adesso ci sono gli spareggi per la serie A da agguantare. Il Pescara andrà ai play off se batterà il Livorno con qualsiasi risultato. In caso di successo arriverebbe ottavo se l'Avellino dovesse vincere a Brescia, settimo se l'Avellino perde o pareggia a Brescia (già retrocesso). Sono questi gli incastri per accedere agli spareggi serie A.

Il Delfino, dopo quello che ha fatto vedere ieri all’Ossola, sarà capace di mantenere i nervi saldi e vincere contro il Livorno? Solo la scossa della società, con l’esonero di Baroni e, forse, un ritiro punitivo, possono tenere ancora accessa la speranza dei play off.

È stata fatale per Marco Baroni la partita dell’Ossola, ma il conto alla rovescia per il suo esonero era partito già da martedì. L’allenatore aveva aperto la settimana con una conferenza anomala, dai toni accesi e dai contenuti forti, che non sono affatto piaciuti ai dirigenti. Quella di Baroni è stata una mossa per difendere il suo spogliatoio e per spostare l’attenzione altrove, visto che il Pescara arrivava da un pareggio discutibile con il Perugia.

La sua tattica, però, si è rivelata sballata. Aveva chiesto, come ha fatto per tutto l’arco del campionato, fame, coraggio e cattiveria ai suoi giocatori, ma, vedendo il Pescara all’opera, sembra che Baroni abbia fatto il discorso in una stanza vuota. Oltre alle motivazioni, l’invertebrato Pescara ieri ha mostrato ancora una volta evidenti problemi di natura tattica con delle scelte iniziali assolutamente opinabili. Il 4-3-1-2 disegnato dal tecnico ha mostrato parecchi limiti. In primis l’inadeguatezza di Bjarnason a ridosso delle due punte; poi, l’ennesima esclusione di Politano dall’undici iniziale e il doppio esordio di Abecasis e Torreira, che, comunque, hanno fatto vedere cose interessanti. Baroni ha provato a rimettere a posto le cose togliendo Bjarnason nel primo tempo, buttando nella mischia Pasquato e Politano. Ma non è servito a molto, il pari Memushaj, dopo il gol di Jakimovski, ha riacceso le speranze che sono state mandate in fumo al 94’, quando Forte ha ipnotizzato mezza difesa biancazzurra, mandando all’aria la panchina di Marco Baroni.

Inizia l’era Oddo per salvare la stagione.

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