Donadoni esalta Roseto: «La salvezza? No, sognare si può»

Basket A2 maschile, domenica il raduno della Liofilchem. L’ala è alla terza stagione in biancazzurro e suona la carica: “Possiamo andare lontano”
ROSETO. A pochi giorni dal raduno di domenica che darà il via al alla stagione del ritorno in A2 del Roseto, nella Liofilchem appena rinnovata (ufficiale da ieri il nuovo team manager Federico Lestini), spicca il nome dell’ala Alessio Donadoni: per lui sarà la terza in biancazzurro.
Donadoni, questo sarà il suo terzo anno in biancazzurro: vuole rimanerci a lungo?
«Magari! Roseto mi piace, è un posto speciale, dove finora ho giocato di più nella mia piccola carriera, quindi… perché no».
Prima giornata ed esordio in casa contro la Fortitudo Bologna: sensazioni?
«Subito Guaiana di fronte con un’altra maglia: uno scherzo del destino. La prima sensazione è stata a metà tra l’eccitazione per la nuova avventura e il magone perché è la fine dei due anni passati insieme a Roseto per me, lui e Durante».
Com’è andata la prima telefonata con il nuovo coach Finelli?
«Bene, ha detto che gli piace la mia energia, mi ha tenuto per quello che sono bravo a fare di più. Un coach preparato ed esperto, non vedo l’ora di mettermi in gioco».
Le piace la nuova squadra?
«Molto. Tutti mi dicono che siamo enormi per stazza. Io però, percepisco anche tanto talento: Cannon e Robinson sono due USA seri e talentuosi. Sperduto, Cinciarini, Landi, Petrovic e Italiano sanno segnare tanto, e poi ci siamo noi, i 3 confermati, che abbiamo voglia di metterci in gioco. Si può fare bene».
In A2 servirà un PalaMaggetti versione sesto uomo?
«Ogni domenica. Il livello si alzerà parecchio e ci sarà bisogno della spinta dei tifosi, che di certo non mancherà: se immagino la prima in casa mi vengono già i brividi».
L’obiettivo dichiarato? «Quello della salvezza. Ma se riescono bene certi incastri si può sognare un po’ più in grande».
Lei ha un forte feeling con la piazza: qual è il segreto?
«Normalmente i giocatori tendono a tenere un po’ lontani i tifosi. A Roseto vale l’opposto: qui se ti fai voler bene dalle persone e le accogli come parte della squadra loro ti restituiscono tutto al triplo. Un sostegno che senti ovunque, anche quando vai a fare la spesa e il cassiere ti dice la sua sull’attacco alla zona: il basket è una passione comune».
Una promessa ai tifosi?
«Ci vediamo al raduno: questa A2 ce la siamo guadagnata con fatica e non ci rinunceremo facilmente, daremo tutto con un atteggiamento impeccabile».
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